Il no a un tratto di lungomare intitolato a Maradona: a Jesolo scoppia di nuovo la polemica

Era la rovente estate 2005 e Diego Armando Maradona era a un passo da Jesolo. Il presidente dell’azienda di promozione turistica, Amorino De Zotti, in piena polemica sulla fama che circondava il “Pibe de oro”, aveva lanciato l’idea di dedicargli un tratto di lungomare. Il sindaco ora pensa di dedicare uno stadio  
FILE - In this June 29, 1986 file photo, Diego Maradona holds up his team's trophy after Argentina's 3-2 victory over West Germany at the World Cup final soccer match at Atzeca Stadium in Mexico City. The Argentine soccer great who was among the best players ever and who led his country to the 1986 World Cup title before later struggling with cocaine use and obesity, died from a heart attack on Wednesday, Nov. 25, 2020, at his home in Buenos Aires. He was 60. (AP Photo/Carlo Fumagalli, File)
FILE - In this June 29, 1986 file photo, Diego Maradona holds up his team's trophy after Argentina's 3-2 victory over West Germany at the World Cup final soccer match at Atzeca Stadium in Mexico City. The Argentine soccer great who was among the best players ever and who led his country to the 1986 World Cup title before later struggling with cocaine use and obesity, died from a heart attack on Wednesday, Nov. 25, 2020, at his home in Buenos Aires. He was 60. (AP Photo/Carlo Fumagalli, File)

JESOLO. Un tratto di lungomare “postumo” a Maradona. Jesolo pensa a come farsi perdonare lo scandalo dell’estate in cui fu proposta e poi rifiutata al campione l’intitolazione.

Era la rovente estate 2005 e Diego Armando Maradona era a un passo da Jesolo. Il presidente dell’azienda di promozione turistica, Amorino De Zotti, in piena polemica sulla fama che circondava il “Pibe de oro”, aveva lanciato l’idea di dedicargli un tratto di lungomare, iniziativa tradizionale dell’estate jesolana che intitola un tratto di arenile a personaggi del cinema, sport e spettacolo.

Ma le polemiche travolsero questa iniziativa di De Zotti finito così nell’occhio del ciclone. Le perplessità dell’allora sindaco, Francesco Calzavara, e del vice sindaco Valerio Zoggia. E poi di comitati spontanei di genitori che si scagliarono contro. Il prefetto chiedeva garanzie per l’ordine pubblico e infine saltò tutto.

«Oggi piangiamo la morte di un grande campione sul campo», ricorda De Zotti che rilancia, «Jesolo perse un’occasione straordinaria che precedeva la sua lunga riabilitazione. Possiamo dedicargli adesso un tratto di lungomare perché io credo che da allora, almeno spiritualmente e nell’animo di tanti tifosi lui già lo avesse in questa città. Sono stati momenti terribili per me», aggiunge il presidente di consorzio Manzoni, «che era presidente Apt.

Ormai tra tutti gli operatori del turismo avevamo praticamente deciso che dovesse essere lui il personaggio dell’estate. Avevo pronto un contratto con il Pais in Spagna che ci avrebbe dato 200 mila euro per l’esclusiva.

L’operazione sarebbe stata a costo zero. Poi iniziarono a protestare le famiglie e le mamme contrarie. Il sindaco Calzavara era perplesso e furono richieste anche misure straordinarie di ordine pubblico. Io ho sempre detto che era stato un grande campione sul campo e che fuori aveva vissuto un grosso travaglio, ma sarebbe venuto a Jesolo a dissuadere tanti giovani dal consumo di droghe».

«Il lungomare delle stelle», ricorda il sindaco Zoggia, «viene intitolato a personalità in vita perché siano presenti all’evento. Non credo che potremo cambiare questa tradizione. Io ero vice sindaco ai tempi della proposta di Maradona e mi schierai contro perché non ritenevamo fosse un modello fuori dal campo. Oggi potremmo prendere in considerazione di intitolare a Maradona una struttura sportiva, una palestra, uno stadio».
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia