Il Cipe distribuisce miliardi: soldi per il Mose ma non per la Tav in Veneto
Il comitato interministeriale per la programmazione economica distribuisce i finanziamenti per le opere pubbliche. Soddisfatti Sacconi, Galan e Brunetta
ROMA Il Cipe ha dato il via libera ai fondi connessi alla settima tranche di assegnazione risorse per il sistema Mose per un importo di 230 milioni di euro con cui si raggiunge il 75 per cento dello stanziamento complessivo. Nell'ambito del collegamento ferroviario alta velocità-alta capacità Monaco-Verona, inoltre, è stato dato il via libera al quadruplicamento della linea Verona-Fortezza di accesso Sud alla galleria di base del Brennero, con l'approvazione del progetto preliminare del lotto 1 "Fortezza-Ponte Gardena" per 150 milioni di euro con la garanzia del primo finanziamento funzionale di 1,6 miliardi di euro; e al "lotto costruttivo" relativo alla galleria di base del Brennero per un importo di 790 milioni di euro con l'impegno a garantire nel tempo la copertura totale per 4,6 miliardi di euro.
Via libera, poi, anche al lotto costruttivo della tratta Treviglio-Brescia del collegamento ferroviario alta velocità-alta capacità Milano-Verona per un importo di 1,2 miliardi di euro con l'impegno a garantire il finanziamento totale di 3,8 miliardi di euro, oltre che alla operatività della convenzione unica tra Anas e Società autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova.
Grazie a queste delibere del Cipe, spiega il ministro Sacconi, ''sono altresì impiegate risorse europee altrimenti destinate ad essere perdute. Con i colleghi Brunetta e Galan abbiamo prestato particolare attenzione a queste opere come al rapido svolgimento degli impegni connessi alle aree alluvionate. Sarà presto confermata la decisione del rinvio dei termini di pagamento per tasse e contributi per le attività economiche colpite. Nella prossima settimana saranno deliberate risorse per opere di prevenzione riferite all'assetto idrogeologico. Sono in corso verifiche per altre forme di sostegno alle spese di investimento conseguenti alle calamità''.
Per quanto riguarda il Mose, sono stati finanziati la prosecuzione delle opere civili alle bocche di porto (50 milioni di euro, pari al 22 per cento del totale), la prosecuzione dei cassoni di fondazione e di spalla delle quattro barriere (110 milioni di euro, pari al 48 per cento), la prosecuzione della fornitura e della posa in opera delle opere meccaniche ed elettromeccaniche (40 milioni di euro, pari al 17 per cento) nonché degli interventi collegati e connessi (30 milioni di euro, pari al 13 cento).
''Con le delibere approvate dal Cipe si aprono i cantieri di opere pubbliche per 21 miliardi di euro. Sono soddisfatto perché in questa fase economica le infrastrutture daranno un contributo per lo sviluppo e per l'occupazione. Peraltro, si definiscono gli iter approvativi di tre opere strategiche che interessano l'Italia e l'Ue (il Terzo
Valico dei Giovi, la Torino-Lione e il Brennero), mantenendo così gli impegni. In tal modo abbiamo dimostrato all'Europa che l'Italia ha mantenuto i suoi impegni''. Lo dichiara il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, al termine della riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica.
Le opere che potranno essere immediatamente avviate sono: il Terzo Valico de Giovi sull'asse alta velocità Milano-Genova (6,2 mld); l'alta velocità Milano-Verona tratto Brescia-Treviglio (3,8 mld); il valico del Brennero (4,6 mld) e l'accesso alla galleria di base del Brennero nel tratto Fortezza-Verona (1,6 mld); la Torino-Lione-cunicolo esplorativo della Maddalena (143 milioni); la settima tranche del Mose di Venezia (230 milioni di euro); l'autostrada Pontina Roma-Latina (2,7 mld); la viabilità secondaria del primo lotto dell'autostrada Tirrenica da Rosignano a San Pietro in Palazzi (costo complessivo della Tirrenica 1,8 mld).
Approvati anche alcuni interventi nel Mezzogiorno quali la piastra logistica di Taranto (33 milioni) e l'adeguamento ferroviario nell'ambito dell'area metropolitana
di Bari ( 29 milioni di euro). Nella prossima seduta il Cipe esaminerà, tra l'altro, un piano organico di opere per il Mezzogiorno coerente con le risorse effettivamente disponibili dei Fas.
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