Il ciclone-Grilloscuote migliaia di veneziani

Il fenomeno del momento conquista consensi locali. Firme a valanga. Un ventiduenne, Lorenzo Buiatti fan del comico genovese dal gennaio 2005, è il coordinatore provinciale: «Per ora niente liste civiche» 
MESTRE. Per dirla con le parole di Beppe Grillo: «E adesso? Dopo il V day?». Dopo l'urlo di rabbia che ha portato migliaia di mestrini in piazza a gridare "vaffaculo!", dopo lo sfogo sputato in faccia alla politica italiana, gli amici veneziani di Grillo si mettono al lavoro con gli strumenti che sono loro più congeniali, a partire dal blog e il «Meetup», la piazza virtuale nella quale si radunano: sono 380 per ora quelli iscritti al gruppo attivo nella provincia di Venezia; il loro numero è cresciuto esponenzialmente proprio dopo l'8 settembre, il giorno fatidico del V-day.

Un'escalation iniziata da quando il comico genovese, diventato volente o nolente un capopopolo, ha dato, affidandolo come sempre al suo blog, il via libera: «Ogni Meetup, ogni gruppo può, se vuole, trasformarsi in lista civica per le elezioni amministrative. I cittadini devono entrare in politica direttamente». E di voglia di politica ce n'è, e pure tanta. L'unica strada percorribile, per tanti, è la lista civica targata Beppe Grillo.

La tentazione della lista. Liste civiche con il simbolo di Grillo alle prossime amministrative nel Veneziano? «Magari in futuro sì, può darsi, ma non adesso. Personalmente non mi è passato per la testa», spiega Lorenzo Buiatti, 22 anni, mestrino, studente universitario di informatica. E' lui il coordinatore del gruppo veneziano, fan di Grillo dal gennaio 2005, punto di riferimento per chi oggi di avvicina al gruppo veneziano. La tentazione però è forte, tra i tanti sostenitori di Grillo, anche a Venezia, come ammette anche Lorenzo. Coordinare il gruppo su Internet gli consente di avere il polso della situazione. Ed è un polso in fibrillazione. «Ci sono tanti che vorrebbero dare vita al partito politico di Grillo, vederlo salire al Colle, come ha detto qualcuno per fare una battuta, ma questo non è il momento, almeno per noi. Ci sembra che il nostro obiettivo adesso debba essere un altro». Ma non è un po' tradire Grillo non voler dar vita alla lista civica col suo faccione in primo piano sul logo come quello coniato, ad esempio, per le elezioni amministrative di Pescara? «No, Grillo ha dato piena libertà. Le liste civiche servono forse in quei comuni che devono lottare contro problemi specifici, ad esempio gli inceneritori - aggiunge Lorenzo - ma qui a Venezia noi vogliamo fare soprattutto informazione». C'è chi pero, tra i tanti amici di Beppe, soprattutto tra i nuovi iscritti, vorrebbe dare un'accelerata per la trasformazione. Perché i «grillini» veneziano sono tanti e tutti diversi.

I grillini. In maggioranza giovani, padroneggiano le nuove tecnologie. Usano Skype per parlarsi e spendere poco e si confrontano sui progetti e sulle iniziativa grazie alla piazza del Meetup. E poi Gava, di Noale, sta proprio in questi giorni lavorando alla creazione di un sito di My-Space (una specie di grande comunità virtuale). Sono impiegati, artigiani, studenti. Grillo li ha iniziati alla politica, che non hanno mai masticato troppo (tanto da non sapere se e quanto costa affittare una sala in municipio per una riunione) pur avendo bene la percezione che i partiti puzzano di vecchiume. Discutono sulla piazza di Internet ma anche dal vero. Sabato scorso, ad esempio. Si sono trovati a mangiare una pizza, dopo l'organizzazione del V-Day, ed erano in 45, tutti pronti a rimboccarsi le maniche. E poi ci soni gli incontri regionali, tra i vari gruppi, presenti in tutte le principali città venete. «Ci troviamo anche in bar - aggiunge Lorenzo - perché lo spazio di Internet per ora è la nostra sola sede».

Spegnete la tv. E' l'imperativo che guiderà l'attività del gruppo nei prossimi mesi. Portare la gente a confronti, dibattiti, far spegnere la tv. «Rimbambisce le persone, che stanno davanti al tg ad ascoltare inutili polpettoni politici dei quali non si capisce assolutamente nulla - dice Lorenzo - e poi accusano noi di essere qualunquisti. Noi un progetto lo abbiamo per davvero». Il primo incontro (data da fissare) si terrà a breve, probabilmente al centro Candiani di Mestre, per parlare del Mose. «Inviteremo chi è pro e chi è contro - aggiunge il coordinatore del gruppo - l'importante sarà confrontarsi senza pregiudizi. Speriamo di portare tanta gente».

Le firme. Finora le cose sono andate bene. Il giorno del V-day sono state raccolte 3.200 firme tra Mestre, Marghera (1902) Mirano (686) e Venezia (600) a favore della proposta di legge per un parlamento politico avanzata da Grillo. In Veneto è andata meglio solo a Treviso (6.400) e Padova (5.756). «Un successo inatteso anche per noi - ricorda Lorenzo - che ci siamo trovati senza più volantini e senza più moduli da poter consegnare. Fossimo stati meglio organizzati sarebbero state molte di più».

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