A Venezia traghetti da parada pieni di turisti: «Vanno cancellati da Google Maps»
La consigliera Cecilia Tonon propone di rimuovere ogni riferimento a queste gondole dalle applicazioni georeferenziate come Google Maps per tutelare i cittadini dall'eccessivo affollamento turistico
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A mali estremi, estremi rimedi. Anche a costo di cancellare ogni riferimento sulle applicazioni georeferenziate (vedi Google Maps) di un servizio più unico che raro e che non ha eguali al mondo: la gondola per fare la spola tra le due rive del Canal Grande. Tutto pur di non svendere l’ennesimo pezzo di cuore di una città ormai a trazione quasi esclusivamente turistica.
La proposta, formalizzata in un’interrogazione presentata in consiglio comunale, arriva dalla consigliere Cecilia Tonon (gruppo consiliare Venezia è tua). La vicenda è ormai tristemente risaputa ed è legata alla conquista da parte di gruppi di turisti e di comitive di uno degli ultimi spazi riservati alla cittadinanza, quel servizio di trasporto pubblico che al costo di 70 centesimi (2 euro per i turisti) permette di passare da una riva all’altra del Canal Grande. Ad oggi, sono cinque i traghetti da parada sparsi in giro per la città: Dogana, Santa Maria del Giglio, San Tomà, Carbon, Santa Sofia. A fine gennaio, in commissione, era stata avanzata l’ipotesi di un servizio di prenotazione della gondola per i gruppi di turisti. Un modo per organizzare delle “traversate” senza impattare più di tanto sul servizio per il cittadino.
Resta però di fondo una distorsione del fenomeno: con i costi elevanti che impone Venezia, tanti turisti preferiscono viversi l’esperienza di un giro in gondola in città pagando due euro per attraversare il Canal Grande piuttosto che pagare 90 euro per un tour completo. Non è difficile capire come frotte di turisti, negli anni, siano riusciti a colonizzare anche i traghetti da parada.
Online, infatti, impazzano guide turistiche che offrono il meglio della città al minor costo possibile. E qui entra in gioco anche l’applicazione Google Maps che, nel calcolare il tragitto più breve ad esempio tra piazzale Roma e San Marco, inserisce anche il trasbordo sul Canal Grande. Qualcosa però si può fare, l’esperienza delle linee di navigazione per residenti dirette verso Murano (rimosse dalle app turistiche) lo insegna.
«Questa nuova pratica», attacca la consigliera Tonon, che negli anni ha seguito da vicino la questione, «mortifica la tradizione e la professionalità del servizio turistico offerto dai gondolieri.
Una responsabilità di questo affollamento va attribuita a Google Maps, che, nel definire itinerari per collegare alcuni punti della città, suggerisce proprio di servirsi dei traghetti, e gli utenti di Google Maps non sono certo i veneziani, che gli itinerari li conoscono bene. Bisogna attivarsi per la cancellazione dei riferimenti traghetti da parada».
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