"Gondole di plastica in vendita" E a Venezia scatta la polemica

Azienda di Brindisi lancia un’offerta: costano meno e hanno bisogno di poca manutenzione. L’Ente gondola blocca tutto
VENEZIA
Gondole di plastica «low cost». Il sogno dei futuristi, incubo degli amanti della tradizione, sta per diventare realtà. Un cantiere navale di Brindisi ha quasi ultimato un prototipo che potrebbe rivoluzionare il mondo delle gondole, trasformando definitivamente Venezia in «Disneyland» a uso turistico. Nei giorni scorsi è arrivata al presidente dell’Ente gondola Aldo Rosso e a tutti i consiglieri una lettera firmata da Giuseppe Gioia, titolare dei «Cantieri navali Brindisi».


«Siamo costruttori di imbarcazioni», scrive il titolare ai consiglieri dell’Ente, «vi comunichiamo che stiamo realizzando in perfetta replica una gondola in Prfv (vetroresina) con la tecnologìa del vuoto, arricchita con gelcoat (resina isolante) antivegetativo nelle parti bagnate e gelcoat di vari colori nelle parti asciutte, anche finto legno». Lo scopo, continua Gioia, «è quello di poter rendere più fruibile e a costi più accessibili il servizio da parte di tutti i turisti, potendo abbassare i costi di gestione grazie alle nuove tecnologìe. Qualora foste interessati all’iniziativa, vogliate cortesemente contattarci».


Un sasso nello stagno. Che suscita qualche interesse da parte di alcuni. Ma una ferma condanna dall’Ente. «E’ chiaro che la gondola è una barca tradizionale in legno», taglia corto il consigliere dell’Ente, Cesare Peris, «e che per quello che ci riguarda non se ne parla proprio». Anche il regolamento comunale vieta oggi ai gondolieri di utilizzare scafi in plastica. Ma le leggi regionali non sono molto chiare in materia. E nonostante siano previsti incentivi per chi costruisce le barche in legno, la plastica non è vietata. Sarebbe quasi una bestemmia, visto che la gondola è l’imbarcazione simbolo di Venezia e della sua storia. Scafi fatti a mano, sette legni diversi con stagionature adatte, pesi e curvature studiate su misura, in base al peso del gondoliere. Le gondole sono una diversa dall’altra, opere d’arte che non è possibile costruire in serie. Gli scafi di plastica invece sarebbero fatti con lo «stampo».


Oltre alla perdita della memoria storica, se ne perderebbe anche la magìa e l’elasticità. I tentativi di introdurre la plastica anche nelle gondole non sono nuovi. Dieci anni fa la rivolta dell’Ente gondola - e una diffida scritta a tutti i gondolieri - per l’abitudine di stendere sul fondo delle barche un sottile strato di vetroresina. Un modo per ridurre i costi e diminuire la manutenzione. Ma le 400 gondole in circolazione sono tutte in legno, fatte a mano. Il costo si aggira intorno ai 25-30 mila euro, pareci e ferri compresi. C’è qualcuno che ha fiutato il grande business. Ma è polemica.
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