Gli alpini veneziani in marcia verso Bergamo
MESTRE.
"138 anni di valori, ai giovani con il cuore". Si aprirà con uno striscione-dedica la parata delle penne nere veneziane che domenica sfileranno lungo le strade di Bergamo dopo l’ammassamento delle 8.30 per l’83ª adunata nazionale degli alpini. Dal Veneziano viaggeranno fino a Bergamo circa 250 alpini, in parte organizzati con due pullman di cui uno partirà da Mestre, l’altro da Portogruaro-San Donà.
I due autobus partiranno domenica mattina, portando a Bergamo gran parte degli alpini che parteciperanno alla sfilata. Alcuni piccoli gruppi sono già partiti oggi, altri lo faranno domani primo giorni di festeggiamenti, in auto e in camper, nel tentativo di prendere i posti migliori: quelli più vicini all’assembramento della domenica mattina o quelli più comodi con le uscite autostradali, per il rientro di domenica sera, quando, dopo la festa, tutti si metteranno in marcia. Da San Michele al tagliamento si sono organizzati con una tenda. In queste ore Rocco Lombardo, il presidente della sezione di Venezia, cui fanno capo tutti i gruppi della provincia, sta lavorando alla spedizione.
"Considerando che gli iscritti sono 730, più 190 tesserati come amici degli alpini - racconta - possiamo dire che a Bergamo ci sarà una bella rappresentanza di alpini veneziani, circa il 30% di tutti gli iscritti". Lombardo partirà domani mattina, alle 7.50 con il suo cappello con la penna nera salirà sul treno per Bergamo, dove parteciperà, nel pomeriggio, all’arrivo del gonfalone di Regione, Provincia, Comune di Bergamo e comuni della provincia. Domenica poi i veneziani sfileranno nel V settore, a fianco delle penne nere delle altre sezioni del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige.
Quest’anno la sezione veneziana manderà, con il suo striscione, un messaggio a giovani, "perché non vadano persi i veri valori degli alpini - dice il presidente - che sono la solidarietà, la memoria, e l’amore per il proprio paese. Da Venezia partiranno anche alcuni ragazzi di età compresa tra i 25 e i 30 anni, che magari sono stati alpini in firma breve e che non hanno perso il legame con il corpo".
Perché quando si diventa alpini, lo si è per sempre. Come nel caso di uno tra i più anziani della comitiva, che non ha proprio voluto perdere l’adunata di Bergamo. Si chiama Matteo Duiella, 90 anni da compiere, residente a Chiari (Brescia) ma iscritto da sempre alla sezione veneziana. "Tantissimi si divertono con noi e hanno simpatia per il nostro corpo - aggiunge Lombardo, ex prof di matematica all’istituto tecnico per il turismo Algarotti - ma non sempre è facile riuscire a parlare ai giovani".
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