Giunta quasi pronta, Simionato vice Anche due esterni nel governo Orsoni

Zoggia fa un passo indietro e arriva l’accordo con il Pd che avrà cinque assessori
Giorgio Orsoni
Giorgio Orsoni
VENEZIA.
Davide Zoggia ritira la sua candidatura. Il Pd raggiunge l’accordo di massima con il sindaco su deleghe e incarichi. E la giunta è quasi fatta. Ultimi ritocchi stamattina, poi il sindaco Giorgio Orsoni darà l’annuncio ufficiale degli incarichi e delle deleghe. Il vicesindaco sarà
Sandro Simionato
, assessore ai servizi sociali della giunta Cacciari. Un compromesso che salva la dignità del Pd, primo partito della città alle elezioni di marzo, dando visibilità a uno dei suoi esponenti di vertice dell’area Bersani. Ma rispetta l’autonomia e le indicazioni date dal sindaco Orsoni, che aveva annunciato una squadra competente e rinnovata. Ancora in discussione le deleghe, che saranno ripartite definitivamente nelle prossime ore. Si sa però che Simionato potrebbe mantenere gli assessorati al Bilancio, al Personale e probabilmente anche dei Servizi sociali. E’ questo l’ultimo nodo da sciogliere, perchè
Gianfranco Bettin
per entrare nell’esecutivo ha chiesto di avere Ambiente o Servizi sociali. «Sono queste le mie competenze», dice. Ma l’Ambiente è già di
Pierfrancesco Ghetti
(Idv), ex rettore di Ca’ Foscari, i servizi sociali li vuole il Pd.


Il quadro comunque è quasi a posto dopo le polemiche e le frenetiche trattaive degli ultimi giorni. Ieri sera la delegazione del Pd guidata da Michele Mognato ha offerto a Orsoni la rinuncia di Zoggia, su cui il sindaco aveva espresso qualche perplessità. «Ho deciso di rispondere positivamente a una richiesta che mi era venuta dal mio partito», scrive Zoggia, «e come responsabile nazionale enti locali ho dato mandato di procedere anche indipendentemente dalla mia persona. Continuerò a lavorare come ho sempre fatto per sostenere l’amministrazione comunale di Venezia e il sindaco Orsoni». Tolto dal tavolo il problema Zoggia, l’accordo è arrivato in serata. Dunque, saranno cinque gli assessori del Pd. Oltre all’ex Ds Simionato il segretario comunale
Alessandro Maggioni
(area Letta), l’ex vicepresidente della Provincia
Andrea Ferrazzi
(area Popolari) e due donne.
Carla Rey
e
Tiziana Agostini
.


Due, è stato confermato ieri, gli assessori di Italia dei Valori. Saranno
Pierfrancesco Ghetti
(all’Ambiente) e
Bruno Filippini
. Due anche gli uomini in quota Udc. Uno sarà sicuramente
Roberto Panciera,
segretario comunale del partito. L’altro un professionista veneziano che è stato contattato in queste ore e dovrà sciogliere la sua riserva stamattina. Se non accetterà potrebbe rientrare in gioco
Ugo Bergamo
. Due anche gli assessori di area tecnica voluti da Orsoni.
Ezio Micelli
, docente Iuav che potrebbe ricoprire l’incarico di assessore all’Edilizia privata e Urbanistica, l’altro è l’attuale amministratore delegato di Tethis, società con sede all’Arsenale, l’ingegnere
Antonio Paruzzolo
(Attività produttive). Infine, un assessorato dovrebbe andare alla lista civica «In Comune» di
Gianfranco Bettin
. Nell’esecutivo dovrebbe entrare lo stesso Bettin se gli sarà assegnata la delega sui servizi sociali. Bettin potrebbe anche ricoprire la carica di prosindaco di Mestre, che Orsoni intende ripristinare. Restano fuori dalla giunta i socialisti e la sinistra.


Ai primi il sindaco ha offerto alcune deleghe esterne (come la Sanità) e la presidenza del Consiglio, che però potrebbe andare anche a un esponente del Pd tra i più votati. Ai secondi altre deleghe su problemi sociali e giovanili. Il governo Orsoni dunque prende forma. Oggi l’annuncio ufficiale e la convocazione - entro dieci giorni - del Consiglio comunale.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia