Farfalle della ritmica, battute sessiste sulle ginnaste dai vertici della federazione: inchiesta del Coni

Il presidente nazionale, padovano di Abano, è finito sotto accusa per alcune intercettazioni.  Clima avvelenato nella Federazione italiana ginnastica, ma in città c’è solidarietà attorno al dirigente. La Procura generale dello Sport aprirà un’inchiesta sul caso

Stefano Edel
Le farfalle azzurre
Le farfalle azzurre

Galeotto fu il telefonino per Andrea Facci, 41 anni a fine maggio, padovano di Abano Terme, eletto all’unanimità presidente della Federazione italiana ginnastica il 1° marzo scorso. Investito da una bufera mediatica per la rimozione della direttrice tecnica delle «farfalle» della ginnastica ritmica, Emanuela Maccarani, da 30 anni alla guida del gruppo di atlete che ha la sua base operativa a Desio, in Brianza, adesso si trova al centro di un nuovo caso, legato a conversazioni sessiste aventi per oggetto le atlete della stessa ritmica.

A portare alla luce i contenuti di tali colloqui telefonici sono stati il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport, che hanno pubblicato stralci delle oltre 300 pagine di intercettazioni disposte dalla Procura di Monza, titolare di un’inchiesta aperta a fine 2022 sui presunti maltrattamenti subìti dalle atlete Anna Basta e Nina Corradini.

Ha fatto rumore, in particolare, una chiacchierata del 25 novembre di tre anni fa tra l’ex numero uno federale Gherardo Tecchi e un utente che da poco i carabinieri hanno identificato. Si tratta proprio del neo-presidente della Federazione Andrea Facci.

«La Parrini non è mai stata una farfalla!», spiegava Tecchi a Facci. «Ha fatto venti giorni di allenamento, poi più niente nemmeno con la Nazionale maggiore. È una bella f... e le interessava farsi vedere».

Tutto era nato dal fatto che l’ex azzurra aveva espresso in alcune trasmissioni tv la sua solidarietà a Basta e Corradini, spiegando di aver vissuto situazioni analoghe. «È una bella f...! È una bella f...» , era stata la risposta di Facci a Tecchi, registrata dai carabinieri. Ma il dirigente veneto, ex ginnasta ed ex team manager dell’artistica maschile ed ex coordinatore di tutti i team manager federali, era andato oltre. Tecchi aveva infatti espresso delle considerazioni piccanti: «Se hai notato, la prima volta è andata in televisione in pantaloni, la terza in minigonna che le si vedeva anche il… cuore. E la quarta con una maglietta che…».

E Facci di rimando: «Sì, la terza volta tutta scollata, tutte le spalle scoperte, sì sì l’ho vista». Contattato dal Corriere, Andrea Facci non ha negato nulla, confermando l’utenza telefonica che gli apparteneva: «Ho sbagliato a usare quelle parole e ho chiamato subito Ginevra Parrini per scusarmi direttamente con lei», ha precisato. «È stata una ginnasta bravissima della nostra Nazionale di ritmica, che ha rappresentato l’Italia per anni. Stiamo cercando di cambiare le cose e continueremo a farlo». Ginevra Parrini avrebbe accettato le scuse.

Caso Farfalle, il padovano Facci licenzia Maccarani
Emanuela Maccarani non è più l'allenatrice delle Farfalle

Una brutta storia comunque, tale da avvelenare ulteriormente il clima, già pesantissimo, creatosi intorno alle «farfalle» dopo la rimozione di Maccarani. Che, seccatissima per il modo in cui le è stata notificata la decisione di non farla più allenare le ginnaste azzurre, ha dichiarato di considerare «pericoloso» il nuovo presidente. Il quale potrebbe aver pestato i piedi a qualcuno che c’era prima di lui a reggere le redini della più antica federazione sportiva del nostro Paese, se è vero che la bomba è esplosa con un fragore mai visto, e tutta insieme.

Facci è considerato un ottimo dirigente dalle società venete, in particolare per come si è adoperato per il movimento della ginnastica a Padova: insieme a Francesco Schiavo la Corpo Libero è diventata l’associazione più importante in Italia, suscitando invidie e gelosie. La palla passa ora nelle mani del Coni e del ministro dello Sport Andrea Abodi: siamo appena agli inizi di una vicenda molto, ma molto delicata. 

La Procura generale dello Sport, guidata dal prefetto Ugo Taucer, aprirà lunedì prossimo un'inchiesta dopo quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche che vedono coinvolto l'attuale presidente della Federginnastica.

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