Nel tempio di San Nicolò il funerale di Gentilini, l’ex sindaco sceriffo di Treviso

Lutto cittadino martedì 29 aprile. Per l'ultimo saluto a Genty, il sindaco Mario Conte chiederà che il feretro, a conclusione del rito funebre, possa attraversare luoghi iconici di Treviso

Giancarlo Gentilini
Giancarlo Gentilini

Si svolgeranno martedì prossimo 29 aprile alle 15.30, nel tempio di San Nicolò, i funerali di Giancarlo Gentilini, morto il 24 aprile a 95 anni.

E quel giorno, per la Treviso di cui lo "Sceriffo" è stato sindaco e simbolo, è stato proclamato il lutto cittadino. A celebrare le esequie sarà il vescovo di Treviso, Michele Tomasi.

Per l'ultimo saluto a Genty, il sindaco Mario Conte chiederà che il feretro, a conclusione del rito funebre, possa attraversare luoghi iconici di Treviso, luoghi che abbiano contrassegnato l'esperienza da primo cittadino di Gentilini: dal municipio a piazza dei Signori.

Morte di Gentilini, il sindaco Conte: "Lutto cittadino nel giorno del funerale"

Sempre martedì pomeriggio è in calendario a Treviso il consiglio comunale: c'è l'ipotesi del rinvio, si deciderà nelle prossime ore.

Il sindaco Mario Conte pensa a un luogo da dedicare all'ex sindaco: «Sono i giorni del dolore e della tristezza, troveremo il modo giusto per ringraziare un grande sindaco e un grande uomo.

Addio a Giancarlo «Genty» Gentilini, il sindaco sceriffo che ha messo Treviso nella mappa d’Italia
Gentilini con il cappello di alpino: è andato avanti

La sua grandezza non è semplice da identificare in qualcosa di simbolico: penseremo a un'opera pubblica o un luogo per richiamare i suoi valori. La cosa più bella che sto percependo è che ciascuno di noi porterà nel cuore il suo ricordo». Rachele Scarpa, deputata del Pd, ricorda così Gentilini: «Non ho condiviso nulla delle sue scelte, ma non posso non riconoscere il rapporto sincero e profondo con la città. Va detto che non ha mai usato la sua posizione di sindaco per fare carriera politica».

Scarpa (Pd): " Gentilini, con Treviso un rapporto sincero e profondo"

Stefano Pelloni, capogruppo del Partito democratico ai Trecento, tratteggia lo "Sceriffo" «come un maestro per i giovani che volevano fare politica. Ha fatto scuola: chi è venuto dopo di lui non poteva esimersi dall'essere sindaco h24 e dal conoscere tutti i sampietrini».

La consigliera dem Antonella Tocchetto: «Ci ha insegnato l'importanza di essere servitori della città»

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia