Galan, un futuro da ministro. Berlusconi: "Lo voglio a Roma"
La decisione dopo l'incontro che lo stesso Galan ha avuto lunedì sera ad Arcore con il premier Silvio Berlusconi. Marino Zorzato: "Galan andrà a Roma per far sentire la voce del Veneto su infrastrutture, federalismo fiscale, ambiente"
Giancarlo Galan
PADOVA Il futuro del presidente veneto, Giancarlo Galan, è legato a un ruolo ministeriale quando avrà terminato il suo mandato. Questo è quanto è emerso dall'incontro che lo stesso Galan, assieme al coordinatore veneto del Pdl, Alberto Giorgetti, e del vice Marino Zorzato, hanno avuto ieri sera ad Arcore con il premier Silvio Berlusconi.
''Berlusconi ha chiesto a Galan - ha detto Zorzato - la disponibilita' a entrare nel governo appena terminato il mandato di governatore''. Dall'incontro e' arrivata anche una forte rassicurazione del ruolo del Pdl veneto nel quadro nazionale. La riunione, come è stato ricordato oggi nel corso di una conferenza stampa, è durata alcune ore e ha permesso di ottenere quei chiarimenti e quella soddisfazione rispetto ad alcune questioni che avevano portato il Pdl veneto ad esprimere disappunto riguardo alla scelta nazionale di dare il via libera alla candidatura di un esponente della Lega per le regionali, poi tradottasi nel nome del ministro Luca Zaia, indicato dal Carroccio.
Giorgetti e Zorzato hanno sottolineato più volte che il Pdl veneto senza Galan sarebbe stato come un tavolo senza una zampa e lo hanno ringraziato per la disponibilità a rimettersi in gioco. Un ringraziamento che è stato fatto a Galan, secondo quanto riferito oggi, anche dallo stesso presidente Berlusconi.
Anzi, ha ricordato Zorzato, Berlusconi gli ha detto: "Ho bisogno di te, di un amico a Roma". "E Galan - ha detto Zorzato - non andrà a Roma per sedersi e ascoltare"; andrà probabilmente per far sentire la voce del Veneto su questioni come infrastrutture, federalismo fiscale, ambiente. Secondo i coordinatori veneti del Pdl, il Veneto schiererà a livello di governo nazionale un tridente formato dai ministri Brunetta, Sacconi e Galan, quando "a fine marzo finirà il suo mandato".
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