Franceschini lancia Zoggia

«La campagna della Lega? Spazzatura e odio contro gli avversari. Domenica gli elettori dovranno scegliere le persone che hanno dimostrato di saper ben governare, senza ideologìe. Noi crediamo nella politica seria. Dell’Italia reale, non quella di plastica delle fiction». Applausi e grande folla in piazza Ferretto per ascoltare Dario Franceschini. Il segretario del Pd venuto a Mestre per sostenere la candidatura di Davide Zoggia a presidente della provincia. Scende a Tessera dopo aver battezzato a Bruxelles il nuovo gruppo di Alleanza progressista, che comprende i socialisti e i democratici. Sosta in via Cecchini, dove incontra i dirigenti e i parlamentari del Pd. Poi a piedi verso piazza Ferretto.

Davanti alla Torre il prosindaco Michele Mognato gli illustra i lavori quasi ultimati della demolizione del negozio Cel Ana, che ostruiva la visuale della torre. «Per mestre è un momento storico», spiega Zoggia. Franceschini osserva, stringe le mani agli operai. Ed eccolo sul palco, come per le manifestazioni dei vecchi tempi. Folla numerosa. «Siamo tanti di più di quelli che erano ad ascoltare Bossi», dice un militante. «Grazie di essere qui così numerosi», attacca entusiasta il segretario provinciale Gabriele Scaramuzza. Tocca a Zoggia.

«I nostri avversari fanno soltanto campagne becere contro i diversi, raccontano bugìe», dice tra gli applausi. E mostra l’ormai famoso volantino distribuiti davanti alle chiese contro gay e i nomadi. La Zaccariotto nega di averlo fatto stampare. Ma Zoggia insiste. Annuncia la riduzione degli assessori da 12 a 8, metà saranno donne, due under 40, con un superassessore alle spiagge. Attacca la sua avversaria che non fa mai proposte e sfugge ai confronti. «Su Marghera è arrivata a proporre un tavolo con il governo. Capirai che grande pensata. Il tavolo c’è già, è il governo che non rispetta gli impegni. Noi invece daremo aiuti concreti a chi cerca lavoro».

Franceschini invita a votare Zoggia. «E’ una persona concreta, ha governato bene», dice, «domenica i cittadini dovranno scegliere la persona. Noi puntiamo sulle persone, sulla solidarietà. E non sulla paura agitata dalla destra».