Fenice in affitto all’Emiro del Qatar
A metà ottobre serata di gala in laguna per festeggiare il rigassificatore
L'Emiro
VENEZIA
. Fenice a tutto gas con l’Emiro del Qatar. Il capo di Stato arabo, con circa 300 persone al seguito, ha prenotato il teatro per una serata di gala a metà ottobre, per festeggiare l’avvio del rigassificatore al largo di Porto Levante (Rovigo), alimentato dal gas mediorientale.
L’evento è di particolare importanza, perché il rigassificatore è il primo attivato in Italia e fornirà circa il 10 per cento del fabbisogno nazionale. Per questo a organizzare la serata con spettacolo, ci saranno anche la ExxonMobil Italiana Gas e la Edison, imprese socie, con la Qatar Terminal Limited, della Terminale Gln Adriatico, la società che gestirà il rigassificatore.
Ad accogliere l’Emiro Hamad Ben Khalifa Al Thani e la sua bella moglie - la sceicca Moza bin Nasser al Missned, la favorita tra quelle del sovrano del Qatar - ci saranno probabilmente il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano o il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, oltre a un cotè di ministri, come Altero Matteoli e Claudio Scajola, che si sono interessati della questione rigassificatore, oltre, naturalmente, al presidente della Regione Giancarlo Galan, tra i principali sostenitori del nuovo terminal gasiero.
Lo stesso Napolitano è già stato in visita di Stato in Qatar proprio per favorire le relazioni economiche e culturali tra i due Paesi. L’Emiro e la sceicca hanno acquistato già in Italia l’hotel Gallia, già sede del calcio-mercato. Hanno inoltre comprato un intero palazzo in pieno centro a Roma. Moza - che veste abitualmente Valentino - fa scandalo nell’Islam del Golfo arabico, perché appare spesso in pubblico, dove parla in arabo o in un impeccabile inglese. E perché porta il velo indietro sulla testa, lasciando scoperti i lucenti capelli neri. La moglie dell’Emiro ha già creato anche l’«Arab Foundation for Democracy» per promuovere la trasformazione delle istituzioni del suo Paese. Ma se la serata di gala suggellerà, in qualche modo, un affare tra Italia e Qatar, essa - con lo spettacolo organizzato ad hoc per gli ospiti mediorientali - rappresenta un’affare per la stessa Fenice e in particolare per Fest, la società controllata che organizza in teatro a pagamento (al di fuori della normale attività lirica e sinfonica) eventi, visite guidate e altri appuntamenti collegati a sponsor.
La serata, infatti, frutterà a Fest tra i 100 e i 150 mila euro - che saranno poi girati alla Fenice con il bilancio di fine anno - e contribuirà anche a rafforzare l’immagine del teatro veneziano a livello internazionale come sede celebrativa di eventi.
In primavera, proprio nel teatro, avevano infatti rinnovato i voti matrimoniali François-Henry Pinault - figlio del magnate francese detentore di Palazzo Grassi e della Punta della Dogana - e l’attrice messicana Salma Hayek, con un contorno impressionante di divi hollywoodiani calati in laguna per l’occasione. Ora tocca all’Emiro del Qatar e ai suoi cari, per una celebrazione che sta invece tra politica e affari. Comunque un modo per raccogliere nuove risorse per il teatro veneziano che riuscirà in qualche modo a cavarsela per il 2009 - pur chiudendo in forte passivo il suo bilancio - ma che ha forti preoccupazioni sul 2010, nonostante il parziale scongelamento di circa 60 milioni di euro del Fus, il Fondo unico per lo spettacolo, ancora però da ripartire anche per gli enti lirici. E più che gli incassi al botteghino - confortanti, ma limitati - bisogna ormai inseguire per fare cassa, come in questo caso, eventi da Mille e una Notte.
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