Federalismo stop al governo, le reazioni in Veneto
Gobbo (Lega): "Ora penseremo cosa fare". Filippin (Pd): "Lo approverà il prossimo governo". La maggioranza che sostiene Berlusconi è comunque orientata a portare in aula il decreto bocciato dalla commissione
Umberto Bossi
VENEZIA. E' finito 15-15 il voto della "bicameralina" chiamata a esprimere il proprio parere sul decreto per la fiscalità municipale. E, secondo l'articolo 7 del regolamento, il decreto dunque si intende respinto, almeno in commissione. Recita infatti il regolamento: "Le deliberazioni della commissioni sono adottate a maggioranza dei presenti, considerando presenti coloro che esprimono voto favorevole o contrario. In caso di parità di voti, la proposta si intende respinta".
Il governo, comunque, ha annunciato di voler proseguire lo stesso e di preparasi a sottoporre il decreto al giudizio dell'aula. Anche la Lega Nord, infatti, al momento non indica più la strada delle elezioni ancipate, come ha sempre fatto negli ultimi mesi
Gobbo (Lega Nord): "Ora riflettiamoci su"
. ''Adesso ci rifletteremo, non so cosa potrà succedere''. E' il commento a caldo del sindaco di Treviso e segretario regionale della Lega Nord in Veneto, Gianpaolo Gobbo, alla notizia del voto della "bicameralina". ''La cosa non è certamente positiva - ha aggiunto - ed è evidente che c'è amarezza''.
Filippin (Pd): "Questa riforma la approverà il nuovo governo".
''Il voto della bicamerale? Dovrebbe diventare l'occasione per migliorare un progetto, quello della Lega, assolutamente insufficiente. Ma credo che il vero federalismo potrà realizzarlo solo un nuovo governo''. Rosanna Filippin, segretario regionale del Partito democratico, commenta così l'esito del voto nella Commissione Bicamerale sul federalismo. "Il federalismo - spiega Filippin - dovrebbe garantire maggiore autonomie e risorse ai territori, ma questo governo, e la proposta sul federalismo lo conferma, non intende affatto realizzare questo impegno''. Per l'esponente democratica, ''taglia infatti risorse agli enti locali e scarica sui sindaci, a cui non lascia alcuna vera autonomia di scelta, l'onere di imporre e riscuotere nuovi balzelli da cittadini e imprese''. ''La speranza del federalismo e di una riforma dello Stato appartiene a tutto il Paese - ricorda -. Ma le proposte della Lega l'hanno tradita e adesso, con un centrodestra in apnea per le vicende personali del premier, credo sia giusto riconoscere che serve un nuovo governo per realizzare la riforma di un federalismo davvero equo per i territori''.
De Poli (Polo degli italiani): "E' l'esito che aspettavamo".
''Era un esito che attendevamo, nonostante i tentativi della maggioranza di scardinare l'alleanza del Nuovo Polo con le solite promesse e lusinghe, senza comprendere la serietà e la coerenza di questo soggettopolitico''. Questo il commento del portavoce nazionale dell'Udc Antonio De Poli sul voto sul federalismo. ''L'Udc ha sempre ribadito il suo no ad un federalismo iniquo, raffazzonato e portatore di nuove tasse - aggiunge - mi riferisco per esempio all'Imu che penalizzerà le piccole imprese. D'altronde se gli artigiani di Varese, da sempre feudo leghista, minacciano la rivolta fiscale se il provvedimento passerà, forse qualcosa non funziona e in casa Lega qualcuno ha sbagliato i propri calcoli. Ce ne accorgeremo anche in Veneto''. L'ultima stoccata è per il governatore del Veneto. ''E, non ce ne voglia l'amico Zaia - conclude - se questo intoppo nell'iter legislativo significasse andare a votare, non saremo certo noi a spendere troppe lacrime''.
Fabio Gava (Pdl): "Non è una bocciatura, si voti in aula. E riformiamo la bicamerale".
"Il voto di oggi in bicamerale non boccia, con il suo risultato di pareggio, il modello di riforma federalista". Così Fabio Gava, parlamentare veneto del Pdl, per il quale "la proposta di decreto è già stata approvata dalla Commissione Affari costituzionali e dalla Commissione Bilancio della Camera, per cui il governo può tranquillamente presentarsi in Parlamento, alla Camera e al Senato, per ottenere il via libera al decreto, essendo evidente che la volontà del plenum delle camere sarà assorbente rispetto al parere espresso della commissione bicamerale". "Del resto appare evidente che la composizione della bicamerale - afferma Gava - non risponde più alla posizione delle forze politiche attualmente presenti alla Camera e al Senato, per cui si pone anche perentoriamente la necessità di ricalibrare tale composizione della bicamerale''.
Laura Puppato (Pd): "Ora un governo di responsabilità nazionale".
Una nuova fase per produrre queste riforme che "obiettivamente sono l'elemento portante di una speranza di futuro che ancora ci resta" viene chiesto da Laura Puppato, capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale del Veneto. "Ma questo non può avvenire - dice ancora Puppato - se non attraverso una "grosse coalition", che abbia come capo una figura che renda obiettivamente serene tutte le parti in gioco". Per l'esponente del Pd sarebbe un errore "insistere nel fatto di voler giustificare il mancato passaggio di questa norma per recuperare dei presunti consensi, che si ritiene di poter individuare in virtù del fatto che si è stati promotori di un qualche elemento federalistico che non è stato accettato dal Parlamento italiano''. D'altra parte, "definire federalismo queste norme credo sia un insulto all'intelligenza delle persone".
Piergiorgio Stiffoni (Lega Nord): "Siamo sempre con i fucili carichi. Le nostre armi sono le matite degli elettori".
"Noi siamo sempre pronti a ogni avventura e siamo sempre con i fucili carichi''. Lo dice il senatore leghista Piergiorgio Stiffoni, a proposito di ciò che potra' accadere a livello politico dopo il voto della bicamerale di oggi sul federalismo. ''Fucili, beninteso, in senso figurato - precisa -. Le nostre armi sono le matite con le quali gli elettori, al prossimo voto, metteranno tante croci sul simbolo della Lega, ed è per questo, probabilmente, che al voto non ci andremo''.
Zanonato (Pd): "Una buona notizia per i comuni".
''La decisione della Commissione bicamerale di bocciare il finto federalismo leghista è una buona notizia per i comuni italiani''. Questo il commento del sindaco di Padova e vice presidente dell'Anci, Flavio Zanonato, alla notizia del pareggio in commissione bicamerale tra voti favorevoli e contrari al federalismo municipale. ''Si trattava infatti di un provvedimento propagandistico - continua l'esponente del Pd - che serviva a nascondere il più massiccio taglio di trasferimenti a danno dei nostri territori degli ultimi decenni (nel 2011 i Comuni subiranno un'ulteriore riduzione di risorse per 2 miliardi di euro)''. ''Non abbiamo bisogno di procedure farraginose, né di propaganda a buon mercato - dichiara il sindaco di Padova - vogliamo essere messi nelle condizioni di garantire servizi di qualità e di favorire la crescita delle nostre imprese. Oggi, a causa delle scelte dell'esecutivo Berlusconi, siamo costretti a tagliare i servizi o ad aumentare le tariffe''. Per Zanonato, ''occorre pensare ad una riforma seria ed efficace, che applichi l'art.119 della Costituzione, che prevede per i Comuni autonomia finanziaria di entrata e di spesa: esattamente il contrario del neocentralismo leghista''.
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