Mattinata di passione nelle farmacie venete: ricette elettroniche in tilt

Mattinata di passione nelle farmacie venete. Questo mercoledì il sistema delle ricette elettroniche è andato in tilt un’altra volta, dalle otto fino all’ora di pranzo, causando diversi disagi a farmacisti e cittadini. Il problema non è nuovo e ciclicamente si ripete: un guasto tecnico del Sistema di accoglienza centrale (Sac) impedisce ai farmacisti di visualizzare e quindi gestire le ricette elettroniche. I pazienti sono così costretti a tornare dai loro medici, i quali invece non ricevono dal sistema la comunicazione di errore nel trasmettere le prescrizioni.

La situazione diventa problematica quando ad essere richiesti sono farmaci salvavita o comunque urgenti per il paziente, che non può permettersi di aspettare troppo a lungo. La situazione mette a dura prova anche i medici di base, costretti a dover emettere le ricette rosse per far fronte ai problemi legati al sistema elettronico.

Medici di base e farmacisti, a più riprese, hanno lanciato la proposta di sganciarsi – nei limiti del possibile – dal sistema nazionale, per avere meno disagi, visto che il Veneto è una delle poche regioni che ha il Sar, il Sistema di accoglienza regionale.

Nel concreto, sia il Sac che il Sar effettuano un controllo dei dati personali del cittadino a cui il medico fa la ricetta, accertando così la sua presenza all’interno del Sistema Sanitario Nazionale. Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto e referente per la provincia di Venezia, già tempo fa aveva fatto sapere di una lettera inviata dalla federazione al Ministero per chiedere «le opportune verifiche sull’efficienza dei sistemi informatici e sulla loro capacità di reggere all’aumento considerevole del numero di ricette dematerializzate», ma non è stata ancora ricevuta una risposta.