Erotica, divieto sospeso dal Tar

Vittoria sul Comune, il festival porno inizia stasera. Le dive hard a Cacciari: «Venga a vedere, la prostituzione qui non entra». Ai vigili 10 mila euro
Il colpo di scena arriva alle 15 quando l’avvocato della Geat srl, Enrico Cogo, annuncia che il presidente della terza sezione del Tar riunitosi ieri mattina d’urgenza ha deciso di concedere la sospensiva dell’ordinanza comunale che vietava da oggi il festival del sesso a Marghera. Ottenuta la sospensiva al Tar, l’Erotica Tour canta vittoria. Unica prescrizione: 10 mila euro al Comune per gli straordinari dei 9 vigili urbani di supporto alla sorveglianza ogni sera. «Sono stati rilevati gravi motivi per la sospensione», annuncia il legale della società alle 15. L’ultimo scoglio da superare è il collaudo del tendone, oggi alle 10, da parte della commissione pubblici spettacoli presieduta dal comandante della Polizia Municipale Marco Agostini, tra gli estensori dell’ordinanza che aveva negato la fiera del porno.


Sospeso il diniego, la fiera può iniziare dalle 21, dicono dalla Geat srl, sicuri che non ci saranno altri intoppi. Il ricorso (20 pagine di contestazioni in sette punti) contro l’ordinanza è stato discusso ieri al Tar, presenti l’avvocatura civica e il docente Alessandro Calegari, chiamato dal collega Enrico Cogo, che ieri ha spiegato i motivi dell’azione legale all’interno del tendone allestito nell’area Pos che da via Fratelli Bandiera si vede poco, causa una fitta fila di alberi. Cantano vittoria gli organizzatori e Milly D’Abbraccio, di rosso fasciata, che invita il sindaco Cacciari a ripensarci e dice di «esser affascinata dagli uomini intellettuali come lui».


La veneziana Vittoria Risi definisce «pornografia chi ci giudica come prostitute mentre noi facciamo spettacolo». «Cacciari venga a vederci e capirà che non c’entriamo niente con la prostituzione», aggiungono le dive dell’hard Valentine Demy e Sofia Gucci. «In passato l’area ha ospitato i tendoni del circo e forse era peggio per i bambini che ci andavano, il rischio di incontrare prostitute che lavorano anche di giorno», dice l’avvocato Cogo. «Forse - ha aggiunto il legale - il Comune, il cui sindaco diventa così censore e misuratore delle voglie altrui, dovrebbe dotarsi di un eccitometro». «Contavamo di trovare a Venezia l’illuminismo per la presenza del suo sindaco, grande filosofo e uomo di cultura - aggiunge Emilio Magliano, ufficio stampa - invece i veneziani sono più avanti dei loro amministatori. Pensare che ci sia un collegamento tra una manifestazione come Erotica Tour e la prostituzione ha qualcosa di kafkiano».


La polemica, con la minaccia di cause per risarcimento danni e querele per diffamazione, porta a paragonare «Cacciari ad Ahmadinejad» e accusare il Comune di «integralismo, conseguenza dei risultati, forse delle recenti elezioni». «Illogico» viene definito il divieto ad una manifestazione altrove sempre autorizzata e con tutti i permessi in regola.
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