Ecco come crescerà l’aeroporto di Venezia. Due miliardi per affrontare le nuove sfide

Presentato a Palazzo Balbi il masterplan 2037 di Save. Zaia: «Lavoreremo insieme a un disegno che proietta il Veneto nel futuro». Marchi: «Faremo crescere il nostro territorio puntando alla sostenibilità»

Matteo Marian
Il presidente dela Regione Veneto, Luca Zaia, e quello di Save, Enrico Marchi (foto Interpress)
Il presidente dela Regione Veneto, Luca Zaia, e quello di Save, Enrico Marchi (foto Interpress)

Due miliardi di investimenti per sostenere lo sviluppo dell’aeroporto di Venezia e confermarlo “infrastruttura centrale per la mobilità, l’occupazione e l’economia della regione e dell’intero Paese” secondo l’obiettivo tracciato dal presidente di Save Enrico Marchi.

Un piano “modulare” che guarda al 2037: le proiezioni di traffico del Marco Polo, tra 14 anni, parlano di 20,8 milioni di passeggeri. Gli interventi compresi nel nuovo masterplan assecondano questa crescita, considerando che in assenza delle nuove opere, lo scalo raggiungerebbe il livello di saturazione di 12,5 milioni di passeggeri già nel 2026.

La pista

A palazzo Balbi, davanti al presidente della Regione Veneto Luca Zaia, i vertici di Save hanno presentato il pano e spiegato che l’implementazione dello scalo veneziano prevede lo schema “con singola pista di volo, esattamente com’è oggi”.

L’attuale pista di volo principale viene utilizzata per atterraggi e decolli; la pista secondaria è usata come via di rullaggio e solo in caso di chiusura della pista principale come pista di volo.

L’intervento più rilevante in quest’ambito consiste nell’estensione della via di rullaggio esistente affinché abbia lunghezza pari alla pista secondaria, “con gli obiettivi di aumentare la capacità del sistema, migliorare l’operatività, collegare la nuova area destinata ai vettori merci prevista a nord-est dell’aeroporto”.

Il terminal

Il masterplan 2037 conferma gli interventi del primo piano 2021 rinviati per via della crisi pandemica. Il terminal sarà ampliato lateralmente sia a nord che a sud per un totale di circa 100.000 mq, che si aggiungeranno agli attuali 90.000 mq.

Spazio alla digitalizzazione aeroportuale, secondo una logica di interconnessione dei vari sistemi attraverso tecnologie digitali e l’applicazione dell’intelligenza artificiale, al fine di garantire ai passeggeri un transito fluido, veloce e autonomo in aeroporto.

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Sostenibilità

L’obiettivo fissato da Save è di azzerare entro il 2030 le emissioni nette di Co2 prodotte dall’attività dell’aeroporto e dismettere ogni utilizzo di combustibili di origine fossile.

Prevista l’implementazione di sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili, quali impianti fotovoltaici posti sulla copertura degli edifici, la realizzazione di un impianto agrivoltaico nelle aree a nord, lo sfruttamento dell’energia geotermica, l’autoproduzione di idrogeno verde mediante elettrolisi a sua volta alimentata da impianti fotovoltaici. Attenzione e obiettivi fissati anche per quanto riguarda il ciclo dell’acqua, gestione dei rifiuti, paesaggio e biodiversità.

Intermodalità

A partire dal 2026 è prevista l’attivazione del collegamento ferroviario con la bretella dell’alta velocità e la relativa stazione.

Non solo, il piano prevede lo sviluppo della nuova mobilità aerea avanzata, con l’utilizzo di droni elettrici per il trasporto di merci e persone, e che necessita di una rete di vertiporti.

Il masterplan prevede la realizzazione di un vertiporto costituito di due aree nell’area del Marco Polo: una per collegamenti verso nord nel territorio della regione, l’altra per collegamenti verso sud, per le isole della laguna e Chioggia.

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I prossimi passi

Il masterplan, dopo il dibattito pubblico (oltre 40 soggetti coinvolti), andrà all’esame tecnico dell’Enac. Successivamente l’iter prevede: Valutazione di impatto ambientale, con l’emissione della conformità ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; conformità urbanistica, da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e, infine, andrà all’approvazione finale da parte di Enac.

I commenti

“Questo masterplan, strumento di programmazione e sviluppo di un’infrastruttura fondamentale come l’aeroporto, non può che essere davvero un altro, fondamentale, asset di questo territorio” ha detto il presidente della Regione Luca Zaia.

“L’interconnessione fra Venezia, il Veneto e il mondo deve poter crescere, per gestire, grazie a Save, l’importante incremento dei flussi turistici che hanno quasi del tutto raggiunto i livelli del pre-pandemia. Lo faremo, istituzioni e mondo dell’impresa, lavorando fianco a fianco secondo criteri di sostenibilità e rispetto ambientale, con lo sguardo rivolto al futuro”.

Per Marchi, “in qualità di gestori di infrastrutture di riferimento per il territorio, il nostro compito è di guardare al futuro attraverso un’attenta programmazione che coniughi l’incremento del traffico con gli obiettivi di sostenibilità e di zero emissioni nel 2030”.

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