Valanga sulla Forcella Giau travolge tre scialpinisti: due gravissimi

Il distacco è avvenuto verso le 13. Sono molto gravi le condizioni di Elisa e Andrea De Nardi, 40 e 51 anni di Conegliano, travolti da una grande massa nevosa

Gigi Sosso
Le operazioni di salvataggio degli scialpinisti travolti dalla valanga (foto Soccorso alpino)
Le operazioni di salvataggio degli scialpinisti travolti dalla valanga (foto Soccorso alpino)

Valanga a Forcella Giau. Sono molto gravi le condizioni di due dei tre scialpinisti travolti da una grande massa nevosa, a dare l'allarme attorno alle 13 un quarto sciatore rimasto estraneo al distacco. La valanga, più distacchi sull'intero versante, ha sepolto Andrea De Nardi, 51enne di Conegliano, che è stato subito individuato e riportato in superficie dal compagno, e trascinato più a valle gli altri due, un uomo straniero di cui non si conosce l’identità e una donna, Elisa De Nardi, 40enne di Conegliano.

Sul posto, approfittando di un varco è riuscito ad arrivare l'elicottero del Suem  118 di Pieve di Cadore che ha sbarcato equipe medica, tecnico di elisoccorso ed unità cinofila, mentre l'eliambulanza di Treviso, Leone provava ad avvicinarsi. Inutili i tentativi da parte dell'elicottero di Bolzano.

La zona di Forcella Giau, sopra San Vito di Cadore
La zona di Forcella Giau, sopra San Vito di Cadore

Parte delle squadre del Soccorso alpino di San Vito di Cadore, Cortina, Alleghe - Val Fiorentina, Livinallongo e della Guardia di finanza sono salite con gli sci, parte elitrasportate, così come una seconda unità cinofila, una quarantina di soccorritori in tutto. Il secondo sciatore, un 38enne di cui non si conosce al momento la residenza, è stato individuato con l'Artva e tramite i sondaggi sotto due metri di neve. Riportato in superficie, il personale medico ha subito iniziato le manovre di rianimazione. Imbarcato poi da Falco e stato trasportato all’ospedale all’Angelo di Mestre. Più difficile l'individuazione della terza sciatrice, poiché i segnali Artva indicavano un punto, ma le sonde non riuscivano a raggiungerla in quanto si trovava a oltre tre metri di profondità.

Quando anche il cane di un'unità cinofila ha iniziato a scavare, i soccorritori si sono concentrati in quel luogo e hanno iniziato ad abbassare il livello della massa nevosa, finché il sondaggio ha rivelato finalmente l'esatta posizione della 40enne di Conegliano. Estratta dalla neve in gravissime condizioni, la donna è stata trasportata da Leone all'ospedale di Treviso. Il primo scialpinista è ricoverato a Pieve di Cadore per possibile ipotermia e per un trauma alla caviglia.Sul posto, si stavano portando anche i vigili del fuoco del distaccamento di Cortina con l’elicottero veneziano Drago, che però è stato costretto ad atterrare a Fiames.

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