Controlli antidroga, polizia provinciale davanti alle scuole
Polizia provinciale: dalle pattuglie anti-abusivi lungo le spiagge ai controlli per contrastare spaccio di droga e bullismo davanti alle scuole superiori. Non si è spenta ancora l’eco delle accuse dell’opposizione di distogliere per propaganda politica gli agenti provinciali dai compiti d’istituto, che la presidente Zaccariotto rilancia: «Vogliamo essere vicini ai bisogni di sicurezza delle famiglie. Non ci sono fondi, ma possiamo usare al meglio le risorse che abbiamo: è politica creativa».
La presidente della Provincia ne parlerà alla prossima giunta, ma ha deciso. «Abbiamo continue segnalazioni di vandalismi, atti di bullismo, attività di spaccio davanti alle scuole superiori: gli istituti superiori sono di nostra competenza - osserva l’esponente leghista - Abbiamo deciso di stare vicino alle persone e alle amministrazioni, che chiedono maggiore sicurezza: unendo le forze e le risorse - così come è accaduto per il contrasto del commercio abusivo - ce la si può fare. Da soli no, e molti Comuni non hanno fondi sufficienti: i risultati e i ringraziamenti di quest’estate ci hanno dato ragione. Ora, daremo disposizione per una presenza all’orario d’ingresso di agenti provinciali davanti agli istituti di Mestre, Portogruaro, Mirano, Chioggia, San Donà».
E con caccia, pesca, lotta al moto ondoso, controlli ambientali - compiti di istituto della Polizia provinciale - come la si mette? Pd e Italia dei valori hanno già sparato ad alzo zero su un uso «presidenzial-politico» del corpo.
«Cosa c’entra la politica con l’assicurarsi che nelle scuole di nostra competenza non girino droga e bulli? Le famiglie e i ragazzi vanno tutelati per quanto possibile - replica Zaccariotto - Ci siamo già assicurati che questi compiti di vigilanza non sono in contrasto con i compiti del corpo, che ha un contratto di Polizia locale come le Polizie municipali. Non distogliamo alcun agente da funzioni d’istituto: forse c’era la caccia, ad agosto, quando con grandi ringraziamenti i nostri agenti hanno affiancato i vigili nel pattugliamento anti-venditori abusivi, piaga per i litorali? Presidiare l’ingresso dei ragazzi a scuola non comporterà disservizi: si tratta di stilare una priorità, a seconda dei mesi e dell’orario del giorno, senza distogliere dagli incarichi di vigilanza ambientale e venatoria, ma lavorando in sinergia con altri compiti. Dalle 7.30 alle 8.30 possono vigilare sugli studenti».
Che il corpo di Polizia provinciale - con i suoi 37 agenti, la comandante e tre istruttrici - sia una coperta già oggi troppo corta lo ha confermato ieri l’assessore Paolo Dalla Vecchia, che presentando in commissione le proprie linee programmatiche di Politica ambientale ha chiarito come siano «assolutamente insufficienti le 6-7 unità impiegate nel controllo delle aziende: vanno sicuramente rafforzate». E il Pd attacca: «Un consigliere Pdl si è offerto di fare i controlli - chiosa Andrea Ferrazzi - Siamo alla farsa: le ronde dei consiglieri. Si impieghino piuttosto gli agenti provinciali per i compiti d’istituto, non per tornaconto politico».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Video