Al concorso per i vigili c’è la gara di corsa e il Comune assolda i cronometristi (contro i ricorsi)

Il Comune di Chioggia deve assumere un agente di polizia locale e affida l’incarico a una società specializzata per monitorare la prova di velocità sui mille metri. Una forma di tutela contro eventuali contestazioni dei risultati della prova fisica

Elisabetta Boscolo Anzoletti
Un test attitudinale sportivo per futuri agenti di polizia locale
Un test attitudinale sportivo per futuri agenti di polizia locale

​​​Seicento euro per cronometrare le abilità nella corsa degli aspiranti vigili urbani. Il Comune di Chioggia ha affidato l’esecuzione del servizio di cronometraggio a una società specializzata che dovrà certificare le prestazioni dei candidati in una delle prove pratiche previste nel concorso pubblico per la copertura di un posto, a tempo pieno e indeterminato, per istruttore di polizia locale a Chioggia.

Ai candidati, tra le altre cose, sarà chiesto di eseguire una corsa piana di 1.000 metri che verrà valutata dalla commissione assieme alle altre per arrivare al punteggio finale e alla selezione del vincitore.

I tempi non saranno però cronometrati, come molti avrebbero immaginato, da un membro della commissione munito di apparecchio o da due membri per confrontare le rilevazioni, ma da professionisti esterni, con un impegno di spesa per le casse comunali di 600 euro.

La scelta, che pare sia stata assunta dal comandante della polizia locale Luca Sattin, sta facendo in parte discutere e in parte sorridere. La corsa piana non è ovviamente l’unica prova pratica che i candidati devono superare per dimostrare di avere le doti, anche fisiche, per poter svolgere al meglio il ruolo di istruttore di polizia in qualsiasi situazione possa presentarsi e il fatto che per una sola prestazione si spendano 600 euro pone alcuni interrogativi.

Ci si chiede se anche negli altri test fisici ci sarà bisogno di esperti che valutino le prestazioni, con ulteriori impegni di spesa, e se davvero in città non ci fosse nessuno in grado di azionare un cronometro all’inizio della corsa e alla fine e di visionare il numero di secondi sul display.

C’è però chi ipotizza che in un concorso pubblico di questo tipo possa essere obbligatorio appoggiarsi a società specializzate per non incorrere in ricorsi dei candidati e che la determinazione non sia altro che una conseguenza di un obbligo di legge e che non ci sia nulla di strano in questa scelta.

Nessun commento in merito da parte dell’Amministrazione comunale.

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