"Cercando Emanuela": Pietro Orlandi in visita a Vicenza per raccontare la ricerca della verità

Il caso di Emanuela Orlandi approda a Vicenza con Pietro Orlandi, che sarà ospite per due giorni per raccontare la sua incessante ricerca della verità sul rapimento della sorella, scomparsa nel 1983: ecco le date 

Cercando Emanuela”. Ovvero cercando una verità diventata inafferrabile, che sembra avvicinarsi a ogni nuova pista per poi sprofondare di nuovo in un buco nero. Il caso di Emanuela Orlandi, uno dei grandi misteri e casi controversi del Novecento italiano insieme a Ustica, alla strage di Bologna e al rapimento di Aldo Moro, approda ora in Veneto.

Pietro Orlandi, il fratello della quindicenne cittadina vaticana uscita di casa il 22 giugno 1983 e mai più rientrata, sarà due giorni a Vicenza per raccontare l’incessante ricerca della verità. Due gli appuntamenti in programma nel capoluogo berico. Il primo, lunedì 31, all’Istituto Rossi dal titolo, appunto, “Cercando Emanuela”; l’incontro aperto a tutta la cittadinanza è organizzato dall’associazione Darkside e patrocinato dal Comune di Vicenza. Orlandi dialogherà con Alessandro Ambrosini, giornalista ed editore del blog Notte Criminale. Il secondo incontro è con gli studenti e si tiene martedì mattina alle 10 al liceo Quadri.

Pietro Orlandi sta combattendo da oltre 40 anni la sua battaglia per la ricerca della verità, inseguita senza sosta sotto i colpi dei tanti depistaggi e dei muri di gomma troppe volte eretti lungo la sua strada. Durante la serata verranno vicentina ripercorse le tappe salienti della vicenda, le tante ipotesi che si sono avvicendate in questi anni: il coinvolgimento della banda della Magliana, il collegamento con l’attentato a Giovanni Paolo II, la pista dell’agente del Kgb e quella del rapimento per errore.

Ancora, la pista inglese che prospetta un possibile legame tra il rapimento di Emanuela e il governo britannico e con le sue attività diplomatiche. E poi, notizia di queste ore, la notizia del pagamento di un riscatto, smentita dal Vaticano. Insomma tante verità, troppe e alla fine nessuna.

La determinazione a raggiungerlaverrà dunque testimoniata da Orlandi nell’incontro con i cittadini e con gli studenti. Da un lato, spiegano gli organizzatori, si è inteso far conoscere la vicenda umana, l’instancabile battaglia della famiglia per avere, se non giustizia, almeno un po’ di verità. Si è voluto inoltre riportare d’attualità le vicende più significative del Novecento italiano, spesso intrecciate con la sparizione di Emanuela Orlandi.

Gli incontri vogliono infine essere un’occasione per riflettere sul concetto di “libera stampa” oggi, cercando di imparare a gestire l’informazione o la disinformazione. 

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