Sfida ad alta tensione tra Venezia e Roma, lo stadio Penzo sarà blindato
Vigilia incandescente per il match in programma domenica 9 febbraio dopo l’assalto al treno della scorsa settimana. L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive chiede di vietare la trasferta dei tifosi giallorossi in laguna, la decisione definitiva attesa per giovedì 6 febbraio
Dopo i fatti di Udine, è alto l’allarme nel mondo sportivo e soprattutto il timore che gli animi si possano scaldare ancora e qualcuno farsi male. C’è attesa e molta apprensione per le decisioni che verranno prese e che interessano soprattutto le tifoserie.
Mercoledì 5 febbraio era previsto un incontro tecnico con tutti i soggetti in campo a più titolo coinvolti, in testa Questura e Digos, ma anche Suem 118, vigili del fuco, nell’ambito dei vertici che precedono le partite, generalmente tutte ma specialmente quelle più bollenti. O che potrebbero diventarlo.
L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive che trattata temi legati alla lotta contro la violenza negli stadi e il razzismo, nonché alla promozione della cultura sportiva come momento di socialità e inclusione, ha proposto di vietare la vendita dei biglietti ai tifosi dell’Udinese (residenti in Friuli) per la partita di Napoli e a quelli della Roma che invece risiedono nel Lazio per la sfida al Venezia, che si giocherà alla volta di domenica 9 febbraio, e che dunque è molto vicina.
L’Osservatorio lo ha dunque comunicato al Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, il cosiddetto Casms, che dovrà decidere in merito. Una volta stabilita la linea e se recepire le indicazioni, le trasmetterà ai prefetti che a loro volta prenderanno i provvedimenti assieme a tutti i soggetti a più titolo coinvolti e agli “addetti ai lavori”.
A quel punto scatterà anche la partita relativa all'emissione dei provvedimenti di divieto di vendita o meno dei biglietti, che è quella più economica che gira attorno alla sfida al cardiopalma. Il comitato alla volta di mercoledì sera, non aveva ancora ufficialmente deliberato se accettare o meno la proposta, quando si sarà pronunciato, allora scatteranno anche le conseguenti misure di sicurezza. Che in ogni caso sono sempre alte, a Venezia.
Una situazione sempre più bollente, dunque, sulla scorta dell’assalto al treno di sabato scorso da parte di alcuni ultrà dell’Udinese e del Salisburgo che ha causato due feriti, tra cui un agente veneziano della Digos, e portato a otto Daspo: cinque persone di nazionalità austriaca, un bosniaco residente in Austria, un albanese e un italiano residenti a Udine. Una vicenda che aveva avuto origine nella partita di andata, quella del 30 ottobre scorso, in quel caso la Digos aveva dato sei daspo, tre al tifosi del Venezia e tre ai tifosi dell’Udine, che nella nota partita dell’assalto, non si sono presentati.
Nelle prossime ore, dunque, dovrebbe sbloccarsi la situazione o quanto meno diventare più chiara. Non appena da Roma arriveranno le indicazioni, a Venezia si agirà di conseguenza. Di sicuro, il dispiegamento di forze dell’ordine domenica da parte degli agenti di polizia, sarà ingente.
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