Testata e calci all’arbitro, squalifiche per un totale di 16 anni
Protagonisti tre under 17 de Cona 2024 durante la sfida contro Nuovo San Pietro. Stop di 36 mesi anche al dirigente Sgobbi: «Ricostruzione falsa»
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Arbitro aggredito in campo, maxi squalifiche per complessivi 16 anni. È accaduto nel campionato provinciale allievi under 17.
I provvedimenti sono scattati nei confronti di tre giocatori minorenni, di origine straniera, e del dirigente Galdino Sgobbi del Cona Calcio Giovani 2024. Minorenne anche l’arbitro, iscritto alla sezione di Padova.
Ma la società contesta in toto la ricostruzione e annuncia immediato ricorso: «Sono state scritte delle cose non vere, siamo una società che crede nel lavoro con i ragazzi e nell’integrazione».
Le squalifiche sono state emesse dal giudice sportivo della Delegazione di Venezia. Mentre i fatti sono avvenuti domenica mattina, durante la gara Cona Giovani – Nuovo San Pietro, giocata a Cantarana.
Il fattaccio è avvenuto al 33’ della ripresa, dopo che l’arbitro aveva concesso un rigore al Nuovo San Pietro. Stando a quanto scritto nel dispositivo, l’arbitro si stava sincerando delle condizioni del giocatore che aveva subito il fallo, quando un ragazzo del Cona lo ha colpito con una testata allo zigomo destro, facendolo cadere a terra e sbattendo la nuca sul terreno. Mentre tentava di rialzarsi, è stato colpito alle gambe da altri giocatori del Cona.
L’arbitro ha sospeso la partita. Sul posto sono arrivati i carabinieri, che hanno identificato i presenti, e i vertici della sezione Aia. L’arbitro è stato accompagnato in ambulanza all’ospedale di Piove di Sacco, dove i medici gli hanno dato otto giorni di prognosi. Il giudice ha squalificato per 5 anni il calciatore colpevole della testata, per 4 anni ciascuno due giocatori (gli unici identificati) protagonisti dei colpi alle gambe. Mentre è stato inibito per 3 anni il dirigente accompagnatore Galdino Sgobbi. Ma il Cona, che già martedì sera aveva inviato un’email alla federazione, non ci sta.
«La ricostruzione è sballata e non c’è stato consegnato il rapporto di fine gara», spiega Sgobbi, «Non è stata una testata. Il ragazzo è andato addosso a velocità contro l’arbitro. In ogni caso non devono mai succedere queste cose e il ragazzo è stato subito espulso dalla società».
Per il Cona, però, non si tratta del giocatore individuato dall’arbitro, ma di un altro ragazzo. Allo stesso modo, la società contesta la ricostruzione dei colpi da terra e l’identificazione dei due ragazzi, che per il Cona erano in panchina e con addosso anche la pettorina.
«Non ho detto nessuna delle frasi contenute nel referto», conclude Sgobbi, «Come società ci sentiamo penalizzati e non riusciamo a capirne il motivo. Nelle ultime due gare abbiamo subito sei rigori contro».
Quanto al Nuovo San Pietro, si affida alla ricostruzione dell’arbitro. «Siamo contenti che i nostri ragazzi e, soprattutto, la nostra panchina, in quei momenti siano subito intervenuti per soccorrere l’arbitro», spiega il diesse Gianpietro Scarpa, «Ma siamo tristi e amareggiati, perché è stata», conclude il dirigente, «una bruttissima giornata di sport».
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