Calatrava, troppe cadute. L'architetto propone nuovi gradini, il Comune la segnaletica
Scatta la polemica sugli scivoloni di turisti e viandanti sul ponte della Costituzione. L'architetto Calatrava aveva avvertito il Comune del percolo, già il 23 settembre scorso, e aveva anche proposto la soluzione di nuovi gradini. Ca' Farsetti risponde che preferisce cartelli di segnaletica per avvisare del pericolo

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Cadute a raffica sul Ponte di Calatrava, o meglio della Costituzione: l'architetto Calatrava propone la sostituzione delle pedate in vetro, ma il Comune fa sapere di essere disposto solo a mettere cartelli segnaletici.
Ieri mattina è stato lo stesso Calatrava a comunicare con una nota che "il 23 settembre scorso lo studio Calatrava ha ufficialmente informato i tecnici del Comune di Venezia circa i modi più opportuni per risolvere il problema di alcuni particolari gradini del ponte della Costituzione. Come noto - spiega Calatrava - alcuni gradini hanno larghezza doppia rispetto a quelli che precedono e a quelli che seguono. I doppi gradini marcano appunto il cambio di larghezza delle pedate, il pavimento del ponte è diviso in tre corsie: ai lati vetro opaco antiscivolo, al centro pietra. Secondo il direttore dei lavori, ingegner Salvatore Vento, i più distratti e/o le persone con problemi alla vista possono non percepire immediatamente il cambio di ritmo della pedata e rischiano dunque di cadere. Abbiamo subito proposto la soluzione più adeguata: sostituire le 32 pedate di vetro interessate con analoghe pedate di pietra". "E' un lavoro - sottolinea l'architetto spagnolo - per niente complicato o costoso. Smontaggio e montaggio sono possibili in una sola notte, due al massimo se si vuole tenere il ponte sempre aperto.
"La decisione spetta unicamente alla direzione dei lavori". Pronta la risposta del Comune di Venezia attraverso l'assessore ai Lavori pubblici Mara Rumiz. Per il Comune la soluzione migliore al problema delle cadute sul nuovo Ponte della Costituzione sarebbe di mettere cartelli che richiamino l'attenzione dei pedoni, anzichè sostituire i gradini in vetro. Lo afferma l'assessore ai lavori pubblici Mara Rumiz, ritenendo che la scelta di una segnaletica che aumenti la "percezione" dei gradini, sia "meno complessa e meno costosa della sostituzione di parti del ponte" come suggerito dallo studio di Santiago Calatrava.
L'assessore spiega che in base ad un'analisi sui primi venti giorni di apertura del quarto ponte sul Canal Grande sembra confermato che la struttura possa potenzialmente essere usata ogni giorno da 15 mila utenti, in gran parte pendolari.Infine, puntualizza l'assessore, le cadute sui ponti a Venezia "sono naturali", ovvero ogni settimana vengono segnalati diversi casi di questo tipo. Per quanto riguarda il ponte di Calatrava, secondo Rumiz, "sono meno di dieci le persone cadute in 20 giorni e che si sono rivolte al pronto soccorso".
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