Benzina, stangata di Pasqua: il pieno costa sette euro in più

Carburante più caro per i veneziani. Rispetto allo scorso anno si passa dai 60,75 euro a 67,75. Non solo. In vista dell’esodo di fine settimana sono attesi nuovi rincari
VENEZIA I prezzi di uova e colombe sono rimasti invariati. Il costo dei prodotti alimentari e del pranzo in ristorante sono aumentati, ma impercettibilmente. Eppure c’è una voce che renderà la Pasqua di molti veneziani più costosa rispetto a quella del 2009: questa voce si chiama carburante. Rispetto allo scorso anno, infatti, un pieno da 50 litri di benzina verde o di gasolio costa sette euro in più. In media, si passa da 60,75 euro a 67,75. Non solo. In vista dell’esodo di fine settimana sono attesi nuovi rincari. Il rischio è di attestarsi sulla media nazionale che, secondo il sito www.prezzibenzina.it, vede la «senza piombo» oltre quota 1,4 al litro e il gasolio attorno a 1,240.


Stangata. Nei distributori mestrini che lavorano sotto le principali compagnie, la benzina in questi giorni ha un costo che varia da 1,350 a 1,360 euro al litro. Il prezzo medio del gasolio è di 1,215 euro. A Pasqua del 2009 la «verde» veniva quanto il gasolio oggi: 1,215 al litro. Il gasolio stesso, invece, viaggiava attorno a 1,075 euro. Calcolatrice alla mano, per un pieno da 50 litri gli automobilisti hanno pagato ai primi di aprile dello scorso anno 60 euro e 75 centesimi. Adesso dovranno sborsare sette euro in più.


Consolazione. A oggi i prezzi medi che si registrano nei distributori mestrini sono inferiori rispetto a quanto rilevato a livello nazionale dal sito www.prezzibenzina.it. La media in Italia è di 1,410 euro al litro per la «verde» e di 1,238 per il gasolio. L’associazione dei consumatori Adoc denuncia un rincaro «inaccettabile» di 10 euro sul pieno rispetto al 2009, tre euro in più dell’aumento registrato nella Terraferma veneziana. Per i rappresentanti dell’Adoc, dunque, «bisogna agire in fretta. E’ necessario un taglio di 10 centesimi sia delle tasse che del prezzo del prodotto industriale ad opera dei petrolieri, per complessivi 20 centesimi». In ogni caso, scegliendo la pompa di benzina più economica, l’automobilista può risparmiare molto. Le tariffe low cost sono applicate soprattutto dai gestori senza insegna, le cosiddette pompe bianche.


Esodo. In questi giorni, intanto, si temono nuovi rincari. «Verso fine settimana - spiega Carlo Garofolini, presidente provinciale dell’Adico - ci attendiamo qualche ritocco all’insù del prezzo al litro, come succede regolarmente durante le festività o nei grandi esodi estivi. Intanto - continua - rileviamo che il costo del barile è prima salito a 83 euro, con un immediato aumento del costo al litro. Poi, però, quando siamo tornati attorno agli 80 euro, non abbiamo registrato alcun decremento. Come mai?». Secondo il rappresentante dei consumatori, «ancora una volta l’esodo degli italiani diventerà l’occasione per rincari selvaggi alla pompa. Dal 2007 ad oggi a ridosso delle partenze estive il prezzo di benzina e gasolio aumenta in modo repentino e immotivato. Gli automobilisti già spendono, mediamente, oltre 2.500 euro l’anno solo per i carburanti, un nuovo e ingiustificato rincaro è inaccettabile».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia