Benetton taglia i marchi minori, si tratta su 200 esuberi

TREVISO. Non solo dismissione dei marchi minori e la conseguente chiusura dei relativi punti vendita “Playlife” a gestione diretta con 50 licenziamenti. Benetton Group chiuderà 27 negozi a marchio...

TREVISO. Non solo dismissione dei marchi minori e la conseguente chiusura dei relativi punti vendita “Playlife” a gestione diretta con 50 licenziamenti. Benetton Group chiuderà 27 negozi a marchio Sisley e United Colors of Benetton sul territorio nazionale entro il 2014. L’operazione, confermata ieri dall’azienda, rischia di costare almeno 200 posti di lavoro.

Saranno questi gli effetti immediati di quello che il Gruppo, oggi operativamente in mano all’amministratore delegato e al suo management team, chiama «programma di rifocalizzazione del business»: un piano triennale, approvato il 28 novembre, che porterà alla riorganizzazione dell’azienda su scala mondiale.

In quest’ottica il Gruppo ha annunciato la progressiva chiusura dei 27 negozi dei due marchi principali a gestione diretta (16 United Colors of Benetton e 11 Sisley). Inoltre, in linea con il piano di riorganizzazione, l’azienda procederà alla dismissione dei marchi minori, Jean’s West, Killer Loop, Anthology of Cottons e Playlife, con la chiusura sul territorio nazionale di 16 negozi sempre a gestione diretta (sotto l’insegna Playlife) e della relativa struttura commerciale. Playlife può essere considerata il gioiellino di Alessandro Benetton, che ha operato una profonda revisione del brand puntando su un prodotto colorato e attento all’aspetto ecologico.

Una decisione dolorosa, ma inevitabile chiarisce l’azienda, legata, aggiunge Biagio Chiarolanza, amministratore delegato di Benetton Group alla «persistente riduzione delle vendite» registrate nell’ultimo anno. L’operazione inciderà pesantemente sul livello occupazionale: si stimano circa duecento esuberi, 130 collegati ai marchi minori che verranno dismessi (figure legate all’area sviluppo prodotto e commerciale), settanta invece ai negozi Sisley e Benetton chiusi entro l’anno.

E’ questo in sintesi il primo atto dell’annunciato programma di rifocalizzazzione del Gruppo, sul quale nelle prossime settimane si dovranno pronunciare le organizzazioni sindacali del commercio e del tessile per individuare gli strumenti più opportuni per garantire ai lavoratori una continuità reddituale e favorire un loro reinserimento nel mercato del lavoro.

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