La notte degli assalti ai Postamat: messi a segno tre colpi in Veneto
Fatti esplodere gli sportelli a Onigo di Pederobba, Mogliano e Noale. Caccia agli autori, non si esclude che ad agire possa essere stata un’unica banda

Notte di colpi ai Postamat in Veneto, colpite le province di Treviso e Venezia. Molto simile la tecnica usata, gli invstigatori non escludono possa trattarsi di una stessa banda. Colpiti gli uffici postali di Mogliano, Onigo di Pederobba e Noale.
A Onigo a seguito dell’esplosione si è sviluppato un incendio. E’ stato necessario portare in salvo una donna disabile che vive nell’appartamento sopra all’ufficio postale.
Mogliano
Il primo colpo, verso le 2.15, è avvenuto all’ufficio postale in via Roma a Mogliano: tre banditi travisati hanno fatto esplodere il Postamat, dileguandosi poi a bordo di un suv di colore scuro sul quale erano applicate targhe rubate.

Per scardinare la cassetta di sicurezza è stato usato un congegno rudimentale composto di polvere pirica che è stato fatto esplodere nella bocchetta di erogazione del denaro.
Sul posto i carabinieri.
Noale
Esplosione anche al Postamat di Noale, attorno alle 2.30: devastati completamente i locali.

I vigili del fuoco, accorsi da Mestre e Mirano, hanno avviato una verifica statica dell’edificio su richiesta dei carabinieri e dei residenti. Il controllo, proseguito in mattinata, si è reso necessario per escludere eventuali lesioni strutturali all’immobile.
Racconta una testimone: «Tutto sarà durato pochi minuti, mi sono affacciata perché credevo stessero provando a rubare nel mio negozio. Sono fuggiti in auto».
Onigo di Pederobba
Intorno alle 4.20, un’esplosione ha distrutto il bancomat dell’ufficio postale di Via Cavallea a Onigo di Pederobba. La deflagrazione ha provocato un principio d’incendio all’interno dei locali e una densa coltre di fumo. Messa in salvo una donna disabile residente al primo piano dello stabile.

I vigili del fuoco, giunti da Montebelluna, hanno rapidamente domato le fiamme e messo in sicurezza l’edificio. Il fumo ha invaso anche l’appartamento adiacente e quello soprastante, rendendo necessario far uscire la donna. Dopo l’intervento dei soccorritori, è potuta rientrare nella sua abitazione.
La tecnica usata è stata analoga al colpo di Mogliano. E’ entrato in funzione il macchiatore di banconote che ha reso inservibile quanto rubato.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia