Arrivati a Venezia quaranta migranti

Dopo gli ultimi sbarchi in Sicilia, quattordici sono stati sistemati a Mestre e gli altri a Mira con l’aiuto di due cooperative sociali
DE WOLANSKI PONZANO I PROFUGHI AL CAPANNONE DI DON ALDO
DE WOLANSKI PONZANO I PROFUGHI AL CAPANNONE DI DON ALDO

MESTRE. Il ministero dell’Interno ha deciso di coinvolgere anche il nostro territorio per far fronte all’emergenza creata dalla massiccia ripresa degli sbarchi nelle coste italiane di migranti che fuggono da fame, guerre e persecuzioni che affliggono la vicina Africa. Nella tarda serata di ieri sono arrivati a Venezia quaranta migranti, del contingente di oltre 1000 persone sbarcate in Sicilia nei giorni scorsi.

Un primo gruppo di 14 persone troverà sistemazione in due appartamenti a Mestre, messi a disposizione dalla Cooperativa di ricerca abitativa “Il Villaggio Globale” che da anni lavora per il Comune di Venezia. Gli altri 26 migranti saranno ospitati temporaneamente a Mira in una struttura collettiva di proprietà comunale gestita dalla Cooperativa “Città Solare” che si dedica all’inserimento lavorativo e all’integrazione sociale di cittadini italiani e stranieri, attraverso attività diverse in strutture di produzione, lavoro e servizi. In una nota diffusa ieri sera la Prefettura di Venezia sottolinea di aver «tempestivamente informato le amministrazioni comunali» e precisa che i costi per l’accoglienza di queste persone bisognose di aiuto e assistenza «sono a totale carico dell’amministrazione del ministero dell’Interno e saranno previsti in un’apposita convenzione con gli enti che li ospiteranno, che durerà fino al 30 giugno».

«Sia chiaro, il Comune di Venezia ha sempre aperto le braccia ai migranti in stato di bisogno» ha commentato a caldo il vicesindaco, Sandro Simionato «ma siamo già sotto pressione e non ci piace che tutto ci venga calato dal Ministero senza essere direttamente coinvolti. Non vorremmo che si ripetesse la brutta esperienza di qualche anno fa, quando ci fu l’emergenza di immigrati che fuggivano da Libia, Tunisia e dal resto del nord Africa in fiamme». «Quella fu una brutta esperienza per l’amministrazione comunale e tutta la città, perché come sta succedendo anche questa volta, fummo messi davanti a decisioni già prese e dovemmo ospitare una certo numero di migranti con non pochi problemi, parte dei quali è ancora qui e crea problemi, basta vedere la degradante situazione di via del Gaggian alla Gazzera» .

I quattordici migranti destinati dal Viminale a Venezia, finiranno nei due appartamenti messi a disposizione dalla Cooperativa sociale “Il Villaggio Globale”, i cui soci sono associazioni che si occupano di prima accoglienza o di rappresentanza e solidarietà, parrocchie, finanza etica e sindacati.

La Cooperativa ha la propria sede a Marghera in Via Trieste e condivide lo spazio con altre realtà che si occupano a vari livelli di problemi sociali. (g.fav.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia