Arriva Depp, il mercato in delirio

Fans in attesa per ore dietro le transenne. La nebbia dimezza le riprese
VENEZIA. Arriva? Non ancora, c’è la nebbia. Arriva? A minuti, ma è un falso allarme. Arriva? E’ solo questione di tempo, di pazienza e di freddo. Quando alla fine Johnny Depp arriva, il suo pubblico tutto femminile è ancora lì ad aspettarlo, intirizzito, provato ma felice.


Più che vederlo, almeno fino al primo pomeriggio, lo si immagina, perchè il set di «The tourist» al mercato di Rialto - chiuso per l’intera giornata - è un fortino inaccessibile circondato da transenne, pattugliato dai vigili urbani, protetto dagli addetti alla sicurezza della produzione, coperto da teloni, illuminato dai riflettori e ovattato in una nebbia novembrina che al mattino aveva fatto ritardare le riprese e la sera ne ha anticipato la fine.


In mezzo ci sono i quattro voli dello stuntman che, in pigiama azzurrino un po’ ospedalizio, si lancia dalla Loggia e atterra sul tendone di un banchetto della frutta. C’è Nino Frassica in divisa da carabiniere che dovrebbe fermare il turista-Depp ma che invece finisce in acqua. O meglio, ci finisce la sua controfigura. Quattro volte anche per lui, solo che il Canal Grande è ancor meno ospitale della tenda del banchetto, peraltro sostenuta da gommapiuma e imbottitura varia. L’acqua del Canal Grande è gelata ma la controfigura non fa una piega. Per lui, applausi e una scatola di Aspirina.


Intanto il regista stacca, la troupe va a mangiare e di Johnny nemmeno l’ombra. Frega niente. Per Depp si è mosso il fans club sparso in tutta Italia, ovvero un gruppetto di ragazze con la maglietta dedicata all’attore nascosta sotto il piumino, gli occhi arrossati per la levataccia e la foto pronta per l’autografo. Autografo? Da dietro le trasenne il loro idolo è poco più di un puntino che, poco dopo le 15, finalmente arriva, scende dal motoscafo, sale la scalinata della Loggia sopra la Pescheria, si chiude in uno degli uffici della Procura attrezzato per trucco e costumi e se ne esce per girare le sue scene.


Brividi. Le ragazze, i turisti, i curiosi, i cacciatori di foto di divi non mollano e alla fine la spuntano dignitosamente. Salutato da gridolini al termine di ogni ripresa, forse ispirato da qualcuno del suo staff che gli fa notare la tenacia delle sue ammiratrici, quindi quasi certamente commosso da tanta dedizione, Johnny Depp infine si concede agli autografi, alle strette di mano congelate e anche a qualche bacio superficiale.


Così ieri a Rialto, tra campo de le Baccarie e la Pescheria interdetti a chiunque non fosse dotato del pass della produzione del film di Henckel Von Donnersmarck. Riprese dalle 7.30 alle 19.30 ma la foschia ha accelerato i tempi. Banchetti del mercato quasi da cartolina, straordinariamente ordinati e con la frutta lucidata come l’argento. Ogni fruttivendolo, per la giornata persa di lavoro, ha ricevuto mille euro. Quarantadue i fruttivendoli reclutati come comparse di se stessi per l’occasione. Oltra ai mille euro a testa, riceveranno anche un tendone nuovo per i loro banchetti, secondo l’accordo stretto con la produzione alla quale, dunque, le riprese a Rialto sono costate la bellezza di 100 mila euro. Ma, per chi la vedrà al cinema, la scena con volo dalla Loggia e spintoni in Canal Grande sarà una delle più spettacolari del film. Oggi, invece, si ritorna nel più tranquillo Palazzo Pisani Moretta - in mattinata - e nel pomeriggio in Fondamenta Cipriani. Domani invece il set di sposterà in stazione dove sono arrivo altre truppe di fans.

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