Alluvione, la delusione dei comitati"Dal Consiglio solo parole"

"Tante parole e pochi fatti". Così, Mauro Olivi, presidente del comitatone che unisce 13 gruppi di alluvionati di tutta la terraferma, ha commentato la riunione del consiglio straordinario sugli allagamenti, che si è tenuto al palasport Taliercio, alla presenza di quasi 600 cittadini. Intanto ieri ci sono stati i primi risultati dell'applicazione del principio di 'invarianza idraulica' (cioè delle garanzie anti-allagamenti), a cui d'ora in poi saranno sottoposte le lottizzazioni
«Tante parole e pochi fatti». Così, Mauro Olivi,presidente del comitatone che unisce 13 gruppi di alluvionati di tutta la terraferma, ha commentato la riunione del consiglio straordinario sugli allagamenti, che si è tenuto l'altro ieri al palasport Taliercio, alla presenza di quasi 600 cittadini. Intanto ieri, durante una riunione della commissione di Salvaguardia, ci sono stati i primi risultati dell'applicazione del principio di «invarianza idraulica» (cioè delle garanzie anti-allagamenti), a cui d'ora in poi saranno sottoposte le lottizzazioni, secondo quanto ha annunciato il sindaco. La commissione, infatti, ha bocciato una lottizzazione di Catene (via Parco Ferroviario) e di Trivignano (via Castellana), mentre ha rinviato il piano delle edificazioni previste a Zelarino (via Caravaggio).


Tornando alle valutazioni dei comitati sul consigliostraordinario, Olivi ha affermato: «Ce ne siamo andati via dalla riunione senza niente in mano. La maggioranza di centrosinistra si è chiusa a riccio, per difendere Cacciari e giunta. L'amministratore delegato di Vesta Andrea Razzini almeno ha chiesto scusa, non certo Cacciari, che ha dimostrato la sua solita arroganza». «Venerdì, dovrebbe essere nominato dal governo il commissario straordinario per gli allagamenti - ha aggiunto il presidente del comitatone - e ci aspettiamo che lunedì si metta subito al lavoro e che martedì convochi i comitati, prima di interpellarequelli che sono colpevoli di non avere dotato questa città di una rete di difesa idrica. Prima di sentire le istituzioni, che hanno fallito, spero decida di incontrare i cittadini, che hanno patito i disagi degli allagamenti e che hanno dimostrato di sapere individuare le cause del rischio idraulico con la loro conoscenza del territorio». Diverso il parere di Francesco Peverieri dell'assemblea autoconvocata, che ha detto: «Siamo soddisfatti ma non ci fermeremo. Con la mobilitazione abbiamo ottenuto quello che sembrava un miraggio. Per quanto quanto riguarda i lavori del consiglio comunale, è importante che sia stata recepita la nostra richiesta di istituire un osservatorio permanente sull'attività del commissario straordinario. Inoltre, siamo soddisfatti per l'adozione di una corsia preferenziale per i rimborsi ad anziani, diversamente abili e famiglie in grave stato di necessità. Un'altra vittoria è stata l'adozione di restrizioni per i nuovi permessi a costruire previa verifica del rischio idraulico».

 

Al contrario, non è rimasto contento del Consiglio comunale straordinario Nelvio Benin, portavoce della delegazione di Malcontenta. «Mi aspettavo però - ha affermato Benin - che la riunione non sarebbe stato altro che uno sfogatoio. Speravo che l'incontro ci avrebbe permesso di avere anche contradditorio con il consorzio di bonifica Medio Brenta, visto che il suo direttore ha detto che l'ente ha da anni i finanziamenti per eliminare le strozzature dei canali di scolo, che ci fanno finire sotto, i lavori sono però iniziati parzialmente solo dopo il disastro. Chiediamo al Commissario che faccia partire subito gli interventi».


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