Alluvione, Bertolaso assicura5 milioni per i risarcimenti
Il direttore della Protezione civile ha partecipato a Mestre ad un vertice con il sindaco Massimo Cacciari per varare l'ordinanza che stanzia i primi fondi: "Questa è solo la prima tranche, presto ci sarà anche la seconda parte". Il Comune autorizzato ad uscire dal patto di stabilità, quindi sarà possibile sforare il tetto di bilancio per interventi straordinari
Allagamenti del 26 settembre, 5 milioni di euro sono in arrivo a Mestre. Lo ha annunciato il responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso volato ieri mattina a Mestre per un vertice con Comune di Venezia, Provincia e futuro commissario Mariano Carraro per elaborare la bozza dell'ordinanza di Protezione civile che renderà operativi i primi provvedimenti del Governo Prodi per fronteggiare l'emergenza e riparare i danni, che sono ingentissimi nel Veneziano. «Il primo stanziamento è di 5 milioni di euro, che non sono sufficienti per pagare tutti i danni. Questa è solo una prima tranche - ha assicurato Bertolaso - quando saranno prossimi all'esaurimento ci sarà una seconda tranche, assegnata dal Ministero dell'Economia».
Cinque milioni di euro subito, più un secondo stanziamento dello stesso importo, più avanti. Dopo aver decretato lo stato di emergenza in Veneto per gli allagamenti del 26 settembre scorso, il governo è pronto a firmare l'ordinanza di Protezione civile che nomina il commissario e destina i primi stanziamenti per gli indennizzi alla popolazione colpita dalla «grande acqua». Venerdì Romano Prodi firmerà l'ordinanza da subito esecutiva: la pubblicazione in Gazzetta ufficiale è prevista per lunedì prossimo. Lo ha annunciato ieri il direttore del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso, volato a Mestre per un vertice con il sindaco Massimo Cacciari, il prefetto Guido Nardone, l'assessore provinciale Lieta Smajato, l'assessore comunale Sandro Simionato, il capo di gabinetto Maurizio Calligaro, il prossimo commissario Mariano Carraro e la responsabile del servizio geologico provinciale Valentina Bassan, il comandante provinciale dei vigili del fuoco Fabio Dattilo. Il vertice si è svolto nella sala operativa della caserma dei pompieri sul Terraglio. Qui è stata elaborata la bozza dell'ordinanza che il governo si appresta a firmare e che attende l'ok della Regione Veneto. Per Bertolaso, i lavori possono partire già da gennaio, grazie alla Finanziaria. «Siamo pronti, non servono premi Nobel per saper cosa fare in questo territorio».
Il sindaco Cacciari parla di un «piccolo record, merito dell'impegno del governo». 5 milioni di euro sono un risultato discreto. «Come Comune potremo anticipare risorse che saranno riconosciute dal commissario per gli interventi strutturali. Con l'ordinanza potremo uscire dal patto di stabilità, per intervenire con urgenza. E c'è l'impegno di Bertolaso a rimodulare i fondi per gli interventi alle bocche di porto, in laguna e terraferma. Come noi sosteniamo da tempo». Insomma, per garantire i fondi per l'emergenza idrologica nel Veneziano, si trasferiranno risorse dal Mose alla terraferma alluvionata. Ora l'impegno deve esser concretizzato, per superare i blocchi della legge Obiettivo. Il Comune, uscendo dal patto di stabilità, potrà veder sbloccate opere per interventi strutturali per 20, 30 milioni di euro, e attingere a mutui, per garantire i risarcimenti. «Siamo pronti ad intervenire con un mutuo fuori dal patto di stabilità, altrimenti è impossibile», avvisa Cacciari. «Il governo fa la sua parte», ha ribadito ieri Guido Bertolaso. «Venerdì scorso il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza. Ora il presidente del Consiglio adotterà l'ordinanza di Protezione civile che ha validità immediata, in deroga a tutte le leggi». L'atto è solo il primo di una serie di interventi nel Veneto, e serve ad ufficializzare la nomina del commissario, che sarà anche l'ufficiale pagatore degli indennizzi ad aziende e privati e dovrà velocizzare i cantieri, come si è fatto col Passante. «Questo provvedimento non serve ad aggiungere nuove figure ma a superare problemi di coordinamento di diversi soggetti e superare la frammentazione di competenze che non permette di portare a termine gli interventi». Anche Bertolaso ammette che i primi stanziamenti sono poca cosa. «Cinque milioni sono insufficienti, sono la prima tranche. Ne seguirà una seconda» per un evento atmosferico eccezionale che ha provocato circa 32 milioni di euro di danni a Mestre, altri 12-15 in Provincia, mentre le grandi aziende ne lamentano 70 milioni. I tempi di assegnazione dei fondi, nonostante le continue emergenze che colpiscono il paese, possono essere stretti, assicura il "numero uno" della Protezione civile nazionale. «Se ci sarà questa settimana la condivisione alla bozza di ordinanza della Regione lunedì questa potrà essere pubblicata in Gazzetta ufficiale. In meno di un mese, quindi, tutti gli adempimenti ufficiali saranno stati fatti e il commissario avrà pieni poteri, anche di portafoglio. Seguiranno i provvedimenti successivi con tempi diversi ed altre forme di finanziamento».
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