Alluvione, 328 comuni (su 581) chiedono i danni

L'alluvione ha devastato mezzo Veneto: è l'impressione che si ha scorrendo l'elenco delle richieste di rimborso presentato dal governatore Zaia a Roma. Coinvolto il 56% dei comuni della regione
VENEZIA. Per molti amministratori nostrani sembra che il fondo destinato a risarcire gli alluvionati sia una specie di forziere al quale attingere a piene mani, così 328 dei 581 Comuni veneti (il 56%) denunciano danni da maltempo e chiedono indennizzi. Più plausibile il numero delle imprese, 3433 in totale.


Che la valanga d'acqua precipitata tra il 31 ottobre e il 2 novembre avesse sommerso mezza regione - dal mare ai monti, pianura e colline inclusi - è circostanza sfuggita anche ai satelliti. Viceversa, il ventaglio di aziende che lamentano un fermo di produzione o uno sgombero è realistico, anzi inferiore al previsto considerato che nel solo Vicentino l'alluvione ha colpito interi distretti manifatturieri.


Tant'è: l'elenco - trasmesso dai municipi al capo della Protezione Civile, Mariano Carraro - ore è nelle mani del governatore-commissario Luca Zaia. La «delimitazione dei territori colpiti da eventi alluvionali», fanno notare a Palazzo Balbi, è una procedura necessaria allo stanziamento degli aiuti previsti dallo stato di crisi, ma non va presa come oro colato: «La legge prescrive il recepimento delle istanze pervenute», commenta Zaia «ma si tratta di segnalazioni unilaterali che saranno oggetto di una verifica scrupolosa. Il numero è esorbitante? Beh, io per primo ho espresso perplessità circa il lievitare delle cifre, però attenzione: i nostri sindaci non sono furbetti né tantomeno imbroglioni e io ho fiducia in loro».

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