Truffa dello Spid, decine le segnalazioni pervenute: «Attenzione ai falsi sms dell’Inps»
Cresce l’allerta per una nuova truffa legata allo Spid: falsi sms dell’Inps ingannano i cittadini per rubare dati personali e denaro. Ecco come proteggersi

Secondo Adiconsum Venezia, stanno aumentando le segnalazioni di cittadini raggirati attraverso un falso messaggio che simula comunicazioni ufficiali dell’Inps.
Il bersaglio? Lo Spid, l’identità digitale usata per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione.
Il meccanismo è collaudato: un sms apparentemente dell’Inps invita l’utente a cliccare su un link, che rimanda però a un sito trappola. Qui vengono richiesti dati sensibili come generalità, iban, buste paga, documenti e persino una foto tessera. L’obiettivo non è solo lo Spid, ma il furto di denaro e identità.
«Queste truffe ingannano il cervello usando meccanismi psicologici – avverte Jacqueline Temporin Gruer, presidente Adiconsum Venezia – non bisogna mai inserire dati sensibili su siti sospetti o tramite link ricevuti da sms o email».
Adiconsum ricorda che enti ufficiali come Inps o banche non chiedono mai credenziali tramite messaggi. «Usate solo i canali ufficiali – conclude Temporin Gruer – attivate misure di sicurezza aggiuntive e, soprattutto, mantenete alta l’attenzione: la sicurezza parte da noi»
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