Cena a prova di alcoltest: l’iniziativa di Castagner per incoraggiare il bere responsabile
Una cena da tre portate, tre bicchieri di vino e una grappa finale alternata da due alcoltest: l’evento la sera del martedì grasso al ristorante Ca’ del Poggio. Castagner: «Convivialità a tavola e sicurezza stradale possono convivere, sul nuovo codice della strada tanta cattiva comunicazione»

Una cena a prova di alcoltest per diffondere la cultura dell’etilometro e difendere quella dello stare a tavola dal terrore di perdere la patente. È l’iniziativa promossa dall’imprenditore della grappa, Roberto Castagner, che martedì sera, 4 marzo, ha riunito al ristorante Ca’ del Poggio di San Pietro di Feletto una cinquantina di ospiti fra produttori, politici, i rappresentanti dei consorzi del Prosecco Doc, Docg e Asolo Prosecco e giornalisti locali, per reagire alla «cattiva comunicazione» che si sarebbe fatta attorno all’introduzione del nuovo codice della strada, entrato in vigore lo scorso 14 dicembre 2024.
Obiettivo della serata provare con approccio scientifico che -con le giuste accortezze-pasteggiare godendo di un paio di calici e pure di un distillato è conciliabile con la sicurezza stradale. Ad attestarlo sono sono gli esiti dell’alcoltest a cui i commensali si sono sottoposti terminata la seconda portata e a fine cena, dopo galani (a volontà) accompagnati da un bicchierino di grappa.
Spoiler: la media degli esiti dei test alla fine delle tre portate è stata di 0.122 gr/l e in generale nessuno dei presenti ha superato la soglia dello 0.3.
«Si tratta solo di imparare a conoscersi e investire quei 50-60 euro in un etilometro da tenere sempre in auto e tanto essenziale quanto il contachilometri», ha rimarcato Castagner introducendo la serata nel salone panoramico di Ca’ del Poggio.
Vendite degli alcolici in calo del 20%
La nuova legge ha inasprito pene e sanzioni per chi si mette alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l (invariato rispetto al codice precedente) scoraggiando così molti habitué dell’aperitivo o della bottiglia di vino a cena, che hanno abbracciato la via dello zero sulla base del «dopo un bicchiere sei già fuori». Circostanza che per la maggior parte delle persone non è vera: dipende da cosa si beve, dall’età, dal peso corporeo e dal se si consuma o meno a stomaco vuoto.
L’impatto della nuova legge sui consumatori Italiani è stato significativo come raccontano i dati relativi alle vendite di alcolici nei mesi successivi all’entrata in vigore del nuovo codice. Il valore economico del settore vinicolo italiano è di 45,2 miliardi di euro e dà lavoro a oltre 300 mila persone (dati UIV 2024 sull'industria italiana del vino).
«Parliamo di perdite del 20-30%» ha sottolineato Castagner. Il settore delle grappe e distillati ha registrato un calo del 10% delle vendite nei canali Horeca. «Si beve meno e di conseguenza i ristoratori preferiscono dare fondo al magazzino che procedere con nuove ordinazioni. Al contrario le vendite nel circuito della Gdo sono aumentate del 4%, segnale che chi non vuole rinunciare a bere sceglie di restare a casa».

L’assessore regionale all’agricoltura Federico Caner:«Incentivare la mobilità alternativa a prezzi accessibili»
Fra i partecipanti della cena anche l’assessore regionale all’agricoltura Federico Caner. «Siamo preoccupati perché questa informazione che secondo me non è stata veicolata in maniera corretta, ha portato a un calo del 20 al 30% dell'uso degli alcolici, dai vini ai superalcolici. Per noi è un settore fondamentale: il Veneto vive di agricoltura e di viticoltura, ci sono tanti posti di lavoro da difendere quindi il messaggio di questa sera era proprio quello di dire che si può bere in maniera consapevole controllata» prosegue Caner lanciando una frecciata a «certe categorie» che arginano la diffusione di servizi come Uber. «E’ importante agevolare un sistema alternativo di mobilità, dando la possibilità a chi vuole concedersi qualche bicchiere in più di utilizzare dei mezzi alternativi a dei costi accessibili».
La cena: tre portate, tre calici da 80ml e due test
La cena è iniziata alle 20:30 con un antipasto, un risotto e un secondo piatto, accompagnati da 3 calici di vino da 80ml (un Valdobbiadene Prosecco Superiore di Adami Vini Valdobbiadene, grad 11% vol, un Incrocio Manzoni delle Cantine Collalto, grad 12,5%, un Cabernet Veneto delle Cantina Viticoltori di Ponte di Piave, grad 12% ). Parte integrante della mise en place una bustina per ciascuno dei partecipanti contenete un boccaglino di plastica per la prova dell’etilometro.
Alle 22:15 circa, il primo alcol test: nei 50 partecipanti alla serata, il tasso alcolemico medio è stato di 0.122 gr/l (0.123 per gli uomini che hanno degustati i tre calici, 0.119 per le donne che hanno bevuto leggermente meno, 2,5 calici in media a testa) con un picco massimo di 0.25 per gli uomini e 0.31 per le donne, in ogni caso ampiamente sotto la soglia di sicurezza.
La cena è proseguita con i crostoli, accompagnati da un calice da 30 ml di Grappa Castagner Fuoriclasse Leon Riserva 3 anni (gradazione 38% Vol.) e dal caffè.
Alle 23 il secondo test, che ha visto una media ancora più bassa, pari a 0.107 (0.103 per gli uomini, con un massimo di 0.24, e 0.114 per le donne, con massimo 0.27) Una diminuzione generale che ha sorpreso molti partecipanti, e si spiega col fatto che gli enzimi che metabolizzano l’alcol si attivano accelerando nella digestione.
«Abbiamo voluto dare un segnale forte – concludeCastagner - la sorpresa che abbiamo visto questa sera nei nostri ospiti spero li spinga a raccontare e ripetere questa esperienza per far capire a tutti che si può conciliare la sicurezza col piacere di una serata fuori casa. E non ci stanchiamo mai di ripetere quanto sia fondamentale avere con sé un etilometro per essere sempre a posto».
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