Akzonobel a Scorzé, c'è interesse all'acquisto dell’azienda

Per facilitare il percorso la multinazionale di Amsterdam ha messo a disposizione una dote di 50 mila euro netti per ciascun lavoratore che sarà assunto

Una protesta dei lavoratori AkzoNobel a Venezia
Una protesta dei lavoratori AkzoNobel a Venezia

Ci sono indicazioni incoraggianti nella direzione di una conclusione della crisi dello stabilimento Akzonobel di Peseggia di Scorzè (Venezia), specializzato nella produzione di vernici per legno, per il quale la proprietà olandese aveva annunciato a gennaio la chiusura. Secondo quanto si è appreso, dall'incontro che si è svolto oggi, giovedì 20 aprile, in seno all'Unità di crisi della Regione Veneto con dirigenza e sindacati, l'advisor incaricato di individuare la disponibilità di soggetti industriali interessati all'acquisto degli impianti e all'assorbimento dei dipendenti, una quarantina in tutto, avrebbe confermato l'esistenza di candidati.

La ricognizione era iniziata tre settimane fa e gli elementi riscontrati sarebbero tali da far ritenere percorribile una reindustrializzazione dello stabilimento, grazie a compratori "dello stesso settore o di comparti chimici affini".

Ulteriori elementi per una definizione più concreta saranno resi noti in un prossimo vertice dell'organismo regionale con le parti, fissato per il 23 maggio.

Per facilitare il percorso la multinazionale di Amsterdam ha messo a disposizione una dote di 50 mila euro netti per ciascun lavoratore che sarà assunto dal futuro proprietario e, in caso di esodo volontario, un importo compreso tra le 10 e le 24 mensilità

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