Acque con fluoresceina da smaltire
All'Aim Bonifiche l'alluvione del 26 settembre costerà 300 mila euro
L'Aim Bonifiche - controllata dal Comune di Vicenza e proprietaria dell'area dell'ex Servizi Costieri di via Righi, già oggetto di vari interventi della magistratuira che ha indagato su un traffico illecito di rifiuti pericolosi - ha già quantificato i danni subiti, in seguito all'alluvione del 26 settembre. Un totale di 300 mila euro, che comprende i costi di smaltimento di 3 mila metri cubi di acque industriali contaminate da fluoresceina da smaltire in impianti autorizzati. Oltretutto, l'Aim ha ancora nell'area 700 tonnellate di rifiuti pericolosi, contenuti in fusti molto deteriorati, da smaltire. «L'impianto di via Righi - scrive il presidente di Aim Bonifiche srl, Sandro Bordin, nella lettera inviata al sindaco Massimo Cacciari - si è trovato a gestire un'emergenza determinata dalla mancanza di deflusso delle acque meteoriche lungo la via pubblica, che ha determinato un aumento del livello dell'acqua e il conseguente allagamento delle platee di stoccaggio dei rifiuti e delle aree interne». «Considerando le naturali pendenze di tutta la zona - continua la lettera - l'acqua entrava dal cancello, invadeva le aree di stoccaggio dei rifiuti e sfogava verso il canale Bretelle». Aim ha acquisito il sito nel maggio del 2006, ha iniziato a smaltire le 2.100 tonnellate di rifiuti pericolosi messi sotto sequestro dalla magistratura, con la costante supervisione dei carabinieri del Noe. «Le acque industriali che si sono venute a creare in seguito al dilavamento - precisa la lettera di Aim - presentavano una colorazione verde dovuta, come accertato dall'Arpav, ad un colorante di natura organica non pericoloso secondo la Direttiva europea normalmente conosciuto come Tiuoresceina». Bordin specifica che «il personale di Aim ha provveduto all'immediata chiusura del varco che permetteva il deflusso delle acque inquinate da fluoresceina verso il canale Bretelle, mentre il cancello carraio che permetteva l'ingresso dell'acqua da via Righi è stato bloccato solo nel pomeriggio grazie all'intervento dei vigili del fuoco e di un nucleo di operai dell'Aim». L'acqua contaminata è stata stoccata nel sito e per il canale Bretelle è intervenuta la Capitaneria di Porto che ha circoscritto la macchia nel canale. «Attualmente ci sono nel sito circa 3.000 metri cubi di acque industriali contaminate da fluoresceina che debbono essere debitamente smaltite», conclude la lettera stimando «grossolanamente che i danni apportati dall'alluvione ammontino a circa 300 mila euro».
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