Acqua alta a Bibione, disastro annunciato
Forti scrosci e pioggia intensa sul Veneziano: è l'anticipo di autunno. Sul Veneto si è fatta sentire una perturbazione di origine atlantica. E' andata peggio a Bibione, dove il temporale ha messo in luce le gravi carenze strutturali della località balneare. A Venezia la pioggia ha allagato alcune stanze della Corte d'Appello. Disagi anche al Lido
Turisti alle prese con l'acqua alta
BIBIONE. Nel 2007 è mancata la corrente ma anche il generatore per le pompe, alla vigilia di Natale del 2008 di nuovo sotto due volte, così come il 13 settembre del 2009. Disastro più volte annunciato ma la soluzione è sempre stata rinviata o passata all'amministrazione successiva.
E si continua a costruire preoccupandosi più del visibile che dà lustro e denaro, molto meno degli scarichi fognari che non vede nessuno e Bibione continua ad andare sotto. Come ieri. Acqua ovunque, bloccata qualsiasi attività, imprenditori e commercianti imbufaliti per una situazione che si ripresenta regolarmente ad ogni più piccolo acquazzone. Vigili del fuoco subissati di richieste di aiuto, un lavoro encomiabile e continuo fin dalla mattina. Alberghi con cucine e sale da pranzo invase da oltre mezzo metro d'acqua, turisti sequestrati in camera; lungo via delle Costellazioni e fino al cinema Mare, ci si muoveva in barca, o sopra un materassino come hanno fatto due giovani turisti con tanto di pinne e maschere subacquee.
Quasi tutti gli esercizi commerciali allagati, compresi magazzini e scantinati, motori dei frigoriferi sotto acqua, saltata la fornitura di energia elettrica, danni ingenti ovunque. Via delle Costellazioni dove maggiore è stato l'incremento edilizio, ridotta ad un immenso lago, mancavano solo i pesci ed anche i responsabili di questa situazione che si rimpallano le colpe; Comune, Caibt, e Protezione Civile.
«Ci considerano degli eroi nell'emergenza, dicono dalla Protezione Civile, poi quando questa è passata ci mettono in disparte anzi ci ignorano completamente». Un negozio di oggettistica ha esposto un cartello: «Costretto a chiudere perché di nuovo allagato dalle fogne del comune come lo scorso anno e forse anche il prossimo». Lapidario Luca Michelutto presidente della Confcommercio bibionese: «Ogni anno andiamo sotto, non si può sempre addebitare questo disagio all'eccezionalità dell'evento quando questo avviene regolarmente almeno due volte l'anno. E' una catastrofe annunciata, siamo esasperati e rassegnati al punto che più di qualche commerciante ha realizzato le paratie all'esterno del negozio, come a Venezia con l'acqua alta».
Dal Console di Polonia, Ugo Zovatto, un monito da non sottovalutare: «Dopo i numerosi reclami scritti caduti nel vuoto più assoluto, mi vedo costretto a presentare una denuncia al Prefetto ed alla Procura, affinché almeno da queste istituzioni dello Stato si possa avere un intervento adeguato per risolvere una situazione di disagio che si protrae ormai da anni. Non è ammissibile che nel terzo millennio possano accadere ancora simili disastri». Comprensibile la rabbia di Gianni Carrer presidente degli albergatori: «Ci troviamo di nuovo in una situazione insostenibile perché ripetuta più volte negli anni, un disagio prevedibile e risolvibile, ma sembra che sia più facile addebitare al fato la causa di questi allagamenti piuttosto che risolvere il problema».
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