Nuovo visto per entrare nel Regno Unito: cosa cambia dal 2 aprile
Tutto quello che c’è da sapere sull’Electronic Travel Authorisation: a chi si rivolge, quanto dura, come ottenerlo e quanto costa

Dal prossimo 2 aprile anche ai cittadini dell’Unione europea sarà richiesto un visto (chiamato Eta, acronimo di Electronic Travel Authorisation) per l’ingresso nel Regno Unito. La misura è già entrata in vigore lo scorso gennaio per i cittadini extraeuropei e si somma così al possesso del passaporto, che continuerà a essere necessario in linea con le direttive successive alla Brexit.
Il visto si rivolgerà in via esclusiva a chi vorrà rimanere nel Regno Unito per un periodo inferiore a sei mesi. Come accade di norma in questi casi, l’introduzione del visto sta già creando diverso scompiglio: di seguito le principali informazioni da conoscere.
A chi sarà richiesto
Il visto sarà richiesto a tutti i cittadini dell’Unione europea che vogliono entrare nel Regno Unito a partire dal 2 aprile, compreso chi fa scalo in un aeroporto britannico e intende superare i controlli di frontiera, uscendo dall’area di transito internazionale.
Ogni viaggiatore avrà bisogno della propria autorizzazione elettronica di viaggio, compresi bambini e neonati. Sarà possibile fare domanda per conto di altre persone.
Resteranno esclusi coloro che sono in possesso di un permesso per vivere o per studiare nel Regno Unito (quale il permesso di soggiorno) o chi ha la cittadinanza irlandese. L’autorizzazione non verrà richiesta neanche a chi possiede la doppia cittadinanza britannica e italiana, oltre a chi è residente oltremanica.
Come ottenere il visto
Lo scorso 5 marzo sono state aperte ufficialmente le domande per ottenere il nuovo visto. La domanda per ottenere l’Eta può essere presentata tramite il sito ufficiale del governo britannico, oppure utilizzando un’applicazione chiamata “Uk Eta”.
È necessario, come detto, essere in possesso del passaporto, nonché compilare un apposito modulo online, all’interno del quale va specificata la ragione del viaggio.
Il governo britannico ha elencato a titolo esemplificativo alcune delle possibilità accettate: vi rientrano le visite a familiari e amici, i viaggi per affari o studio a breve termine e gli impegni retribuiti consentiti. Oltre a caricare il passaporto, viene richiesta anche una fotografia del volto della persona che presenta la domanda.
Il rilascio dell’Eta è subordinato al pagamento di una tariffa, pari a 10 sterline (11 euro e 80 centesimi). Il governo britannico ha annunciato di volerla aumentare, portandola a 16 sterline (20 euro circa).
L’attesa per ottenere l’autorizzazione e quindi il rilascio del visto è di tre giorni lavorativi.
Quanto dura il visto
L’Eta ha una durata complessiva di due anni, durante i quali è possibile – con lo stesso visto – entrare e uscire più volte dal Regno Unito, a meno che la scadenza del passaporto non vi si sovrapponga e fatta salva la permanenza massima di sei mesi cadauna.
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