Il ticket d’ingresso a Venezia si prenota con l’intelligenza artificiale
Presentato alla Bit di Milano il nuovo sistema virtuale: dopo Dime ecco Rivo. Risponderà a tutti i dubbi e farà rapporto al Comune, per migliorare il sistema
![La presentazione della mascotte digitale Rivo](https://images.nuovavenezia.it/view/acePublic/alias/contentid/1h60lv8i3dxhq4lzjs1/0/img_4049.webp?f=16%3A9&w=840)
Si sporge a guardare il bacino da dietro l’angolo della facciata di palazzo Ducale, abbraccia il campanile di San Marco come fosse un amico che è ansioso di presentare ai nuovi arrivati. Nelle immagini promozionali mostrate il 10 febbraio a Milano, alla Borsa internazionale del turismo, la nuova mascotte della campagna d’informazione per il contributo d’accesso a Venezia sembra una discendente diretta della Linea di Osvaldo Cavandoli: un solo tratto di penna, a tracciare una sagoma che non riempie gli spazi, che si limita a corrervi attorno.
«È una grafica leggera, proprio come immaginiamo che debba essere il turismo in laguna», conferma l’assessore veneziano Simone Venturini, «In fondo è a questo che serve il contributo».
Il ticket d’ingresso
L’appuntamento meneghino è stato l’occasione per presentare il calendario dei grandi eventi previsti a Venezia nel corso dell’anno, per fare il punto sul primo anno di sperimentazione di quella che ancora, impropriamente, viene chiamata spesso “tassa di sbarco”, ma soprattutto per illustrare tutte le novità pensate su questo fronte per il 2025.
«A cominciare dalla differenziazione dell’importo, che cambierà tra cinque e dieci euro a seconda di quanto in anticipo si prenoterà la visita in centro storico», ha sottolineato Venturini, «Una misura, questa, che è stata accolta con grande favore dalla platea degli operatori di settore presenti alla Bit: per alberghi, vettori aeroportuali, società di trasporto e professionisti del ricettivo, d’altronde, è già la normalità. E da tutti loro abbiamo avuto anche la conferma che il contributo d’accesso non ha avuto impatti negativi sul settore, a Venezia, anzi».
L’assistente digitale
A suscitare la curiosità di chi conosceva già i dati del 2024 e le previsioni per il 2025, però, è stato soprattutto lui, “Rivo”, l’assistente digitale che entrerà in funzione in tempo per le prenotazioni di quest’anno; abbreviazione localissima di «Arrivo!» - come può testimoniare qualsiasi chat di messaggistica tra veneziani - sarà in realtà un sistema digitale che integrerà l’intelligenza artificiale non solo per aiutare i visitatori a destreggiarsi tra esenzioni, richieste, domande frequenti e certificazioni («in tutte le lingue», specifica il Comune), ma anche per darne conto agli uffici di Ca’ Farsetti, che così potranno modulare il sistema per perfezionarlo ulteriormente.
Un po’ assistente vocale, un po’ chatbot, Rivo sarà integrato nei portali comunali già esistenti, esattamente come già si vede in tanti siti che propongono in homepage un risponditore automatico che si avvia all’accesso.
Tutti i dettagli operativi saranno presentati nelle prossime settimane, «e siamo pronti a metterci ulteriormente mano», assicura Venturini, «Oggi la tecnologia ci permette di intervenire in corso d’opera, su tutto, senza la necessità di arroccarci su posizioni prese a priori. Tutto si può migliorare, sempre». —
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