Trump junior a caccia nella laguna veneta, il ministro Pichetto: «Aspetto un report»
Il caso sollevato dal consigliere regionale di Europa Verde Andrea Zanoni: il figlio del presidente degli Usa a caccia in laguna, nel carniere anche una specie protetta. Il ministro prende tempo e domanda chiarimenti
![Donald Trump junior in un frame del video mentre caccia in laguna](https://images.nuovavenezia.it/view/acePublic/alias/contentid/1h12cg5ybzlq90mwux3/0/immagine-2025-02-04-112620-jpg.webp?f=16%3A9&w=840)
«Aspetto un report per saperne di più, per avere tutte le informazioni al riguardo». Così il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, interpellato sulla notizia del video in cui il figlio del presidente Usa Donald Trump Junior va a caccia nella laguna di Venezia, colpendo anche una specie protetta.
L'immagine del figlio di Donald Trump ripreso in video con una sfilza di anatre morte sta creando un caso in Veneto e non solo. Dopo aver denunciato l'episodio, Andrea Zanoni, consigliere regionale di Europa Verde, sottolinea le violazioni che sarebbero state compiute lo scorso dicembre nell'azienda faunistica Pirerimpiè a Campagna Lupia, nel veneziano.
Le violazioni spazierebbero dal fatto che per avere il tesserino di caccia Trump avrebbe dovuto risiedere, a norma di legge, in una regione italiana perché è un documento strettamente personale, al fatto che il Veneto impone che vengano rispettati i limiti di carniere previsti dal calendario venatorio per ogni specie. «Sono stati rispettati questi limiti? Dalle immagini parrebbe proprio di no. E giusta sarebbe già una sanzione amministrativa», sottolinea Zanoni.
«Ma il video mostra anche l'uccisione di specie di volatili come la casarca, un uccello protetto per la cui uccisione è prevista una sanzione penale», conclude il consigliere.
«La battuta di caccia del figlio di Donald Trump in un'area tutelata la valuto alla stregua di un'aggressione prepotente di chi crede di poter comprare qualsiasi cosa».
Lo dichiara il consigliere regionale del Veneto Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione, sostenendo «il collega Andrea Zanoni, che ha annunciato un esposto alla magistratura».
«Le regole devono valere per tutti», mette in chiaro il portavoce, «Se lo avesse fatto qualsiasi altra persona, e non il figlio di Trump, sarebbe stata un'azione da condannare ugualmente. Ora, giustamente, sarà tenuto a rispondere alle autorità preposte».
«Cacciare in laguna infrangendo le leggi in vigore, peraltro in un luogo che per definizione è protetto, e poi mettere il video sul web, significa non avere il benché minimo rispetto della fragilità di quel particolare ambiente», evidenzia Lorenzoni, «Un atteggiamento arrogante, il suo, e bene ha fatto Zanoni a togliere il velo rispetto ad un fatto che è stato come uno schiaffo dato alle nostre terre, da salvaguardare ad ogni costo».
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