Tajani sul caso Trentini: «Il Venezuela conferma che è detenuto»

Il ministro sul cooperante veneto che non dà notizie da due mesi: «Abbiamo chiesto che venga trattato nel rispetto delle regole. In questa fase chiediamo discrezione e moderazione, come è stato con Cecilia Sala»

«L'Italia sta lavorando sin dall'arresto» in Venezuela di Alberto Trentini, «e ci sono altri italo-venezuelani nelle carceri del Paese», che «mi pare siano 8».

Mercoledì 15 gennaio nell'incontro con l'incaricato d'affari di Caracas «abbiamo ribadito la richiesta di liberazione del nostro concittadino e di tutti gli altri prigionieri politici. Ci è stato confermato che è detenuto, abbiamo chiesto che venga trattato nel rispetto delle regole e abbiamo chiesto una visita consolare. Lavoriamo in tutti i modi per venire a capo di questa situazione». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Farnesina.

PER APPROFONDIRE

«Continua l'attività diplomatica senza clamore e polemiche per Alberto Trentini, con la determinazione necessaria per raggiungere questo obiettivo, prima per verificare le condizioni di salute e poi fare in modo che possa essere liberato. Come abbiamo chiesto discrezione e moderazione per Piperno e Sala, la chiediamo anche per questo caso».

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