Valanga sul Pordoi: una scialpinista trascinata per centinaia di metri ed estratta viva
Un’escursionista è stata travolta da una valanga, ma è stata salvata e ha rifiutato il ricovero: ecco cosa è successo

Un’altra valanga e un’altra persona estratta dalla neve. Intorno alle 16 dei testimoni hanno lanciato l'allarme per una donna di Vicenza travolta da una valanga sopra il passo Pordoi. La scialpinista, che faceva parte di un gruppetto, era risalita con le pelli sul versante adiacente la pista Belvedere.
Penultima a scendere, sotto i suoi sci è avvenuto il distacco, che l’ha trascinata per alcune centinaia di metri, il compagno rimasto a monte, i presenti, tra i quali l'assistenza piste della Polizia, lo hanno individuata vedendo un braccio che spuntava dalla superficie e l’hanno liberata dal mezzo metro di neve che l’aveva sepolta.
Lo sciatrice è stata poi controllato dall'equipe medica dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, sopraggiunta nel frattempo. Stava bene e ha rifiutato il ricovero. La valanga è stata bonificata anche grazie all'ausilio di due unità cinofile trasportate dall'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi.
Dopo la tragedia di domenica, a Forcella Giau, con la valanga che è costata la vita a due scialpinisti, con un terzo ancora ricoverato all’ospedale di Piave di Cadore, un altro episodio, in un periodo di pericolo valanghe marcato.
Anche oggi, infatti, sulle Dolomiti Bellunesi è “marcato 3” il pericolo valanghe, al di sopra dei 1500-2000 metri, a causa delle recenti nevicate che hanno causato accumuli molto elevati.
La segnalazione è arrivata dall’assessore regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, che non ha mancato di sottolineare una volta di più l’inopportunità di dedicarsi allo scialpinismo in questo periodo dell’anno e con previsioni negative.
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