La protesta a Venezia: i manifestanti sfidano le navi da crociera
La Costa Deliziosa, con le sue quasi 100 mila tonnellate di stazza, è sfilata davanti a Fusina, accolta da slogan fuori le navi dalla laguna e fumogeni verdi, con qualche scaramuccia tra manifestanti e imbarcazioni delle forze dell’ordine

Le grandi navi non passano più a Venezia per il bacino di San Marco dal 2021, trasferite agli ormeggi di Porto Marghera - anche grazie a 10 anni di mobilitazioni dei cittadini- ma il popolo dei No Grandi Navi torna “in acqua“.
La protesta si sposta contro i progetti di allargare le banchine per l’approdo delle grandi navi a porto Marghera e sul progetto di scavo del canale Vittorio Emanuele, lungo il ponte della libertà, per riportare alcune delle navi fino in Marittima.
La manifestazione di oggi, sabato 25 maggio, punta a un pacifico sbarco sulle banchine Msc a Fusina, con installazioni di mega pesci e polipi, a rappresentare la natura che si riprende il controllo della laguna di Venezia.
La manifestazione



A offrire il pranzo, un venezianissimo riso e fagioli, il collettino Tocia.
Alle 15 il programma della giornata di protesta cambia: l’annuncio arriva dalla voce di Tommaso Cacciari, uno dei portavoce storici del movimento. “La nave MSC crociere è partita in anticipo per evitare di incrociare il corteo, ma adesso è in partenza una nave Costa: andiamo a fermarla. Le abbiamo cacciate una volta da Venezia, le cacceremo una seconda volta dalla laguna di Venezia”.
Arrivati intorno alle 16 a ridosso delle banchine di Fusina e Porto Marghera dove ormeggiano le navi da crociera, i manifestanti hanno trovato un cordone di imbarcazioni delle forze dell’ordine che hanno impedito al corteo di proseguire.
I manifestanti hanno tentato di forzare il blocco e c’è stato un ingaggio “pacifico” con le forze dell’ordine che hanno fermato il tentativo.
Alle 17:30 la Costa Deliziosa, con le sue quasi 100 mila tonnellate di stazza, è sfilata davanti a Fusina, accolta da slogan fuori le navi dalla laguna e fumogeni verdi, con qualche scaramuccia tra manifestanti e imbarcazioni delle forze dell’ordine.
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