Ecco le 80 pagine scritte a mano da Filippo Turetta: «La mia verità su Giulia»
Il documento depositato dalla difesa dell’imputato alla Corte d’Assise di Venezia: lo ha scritto in questi mesi Turetta in carcere a Montorio

Ottanta pagine, scritte in corsivo su fogli bianchi. La grafia un po’ incerta in corsivo, il testo che non segue le righe, qualche cancellatura a penna. Ecco il documento manoscritto da Filippo Turetta, reo confesso del femminicidio di Giulia Cecchettin, che l’avvocato Giuseppe Caruso, difensore dell’imputato, ha depositato alla Corte d’Assise.
Memoria di cui l’imputato ha parlato anche nel corso dell’interrogatorio davanti a giudici togati e giudici popolari nell’udienza di venerdì 25 ottobre a Venezia.
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