Brunetta e Cnel, spunta la norma per avere lo stipendio da pensionato

Renato Brunetta, attualmente non retribuito per via della sua pensione, potrebbe presto ricevere uno stipendio grazie a una norma proposta nel Pnrr. Insorgono le opposizioni

L'ex ministro Renato Brunetta
L'ex ministro Renato Brunetta

La controversia riguardante lo stipendio di Renato Brunetta, attuale presidente del Cnel, ritorna sotto i riflettori.

Essendo attualmente in pensione, Brunetta non riceve alcuna retribuzione per il suo incarico, ma una disposizione inclusa nel decreto Pnrr, all'esame della Camera, potrebbe risolvere questa situazione di stallo.

Tale norma mira a consentire a Brunetta e agli altri consiglieri del Cnel di essere remunerati nonostante siano già in pensione. Si stima che lo stipendio potrebbe raggiungere la somma di 240.000 euro lordi.

Le opposizioni insorgono 

«Ci sono notizie sempre più sconcertanti. C'è una casta che torna ai vecchi privilegi. L'ultima notizia è che questo governo, dopo aver avuto l'appoggio del Cnel di Brunetta, sul salario minimo, per dire ai cittadini continuate a rimanere sottopagati, dice a Brunetta che l'urgenza è assicurargli un lauto stipendio». Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, a Roma.

Sulla questione anche Nicola Fratoianni (Avs): «Oggi comprendiamo quale utilità abbia avuto il Cnel: non è riuscito a risolvere il problema degli stipendi bassi dei lavoratori, ma certamente ha dato uno stipendio. A Brunetta. Ora Siamo tutti più sollevati».

Lo segue a ruota Angelo Bonelli (Avs): «nove euro lordi all’ora erano troppi per Brunetta come salario minimo legale. Ma lui può cumulare stipendio e pensione. Deroga inaccettabile, inserita nel decreto Pnrr nello stesso articolo in cui il Cnel viene incluso nella cabina di regia del Pnrr».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia