Bambina di sette anni muore annegata a Bibione

La tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio nel tratto di spiaggia di fronte a piazzale Zenith. Sul posto l’elicottero del 118, ma a nulla sono valsi i tentativi di soccorso

Rosario Padovano
Bambina di otto anni muore annegata a Bibione
Bambina di otto anni muore annegata a Bibione

Tragedia nel tardo pomeriggio del 26 agosto in centro a Bibione.

Una bambina tedesca di 7 anni, J.R., residente a Rostock, è morta annegata in mare, sull’arenile di fronte a piazzale Zenith. Inutili i soccorsi.

Ascoltati a lungo fino a notte in caserma dei carabinieri in via Maja i suoi genitori. Sono stati sentiti anche i bagnini e alcuni testimoni. In più c’è un giallo: il defibrillatore è stato adoperato, ma non ha emesso la scarica elettrica e gli inquirenti, col supporto dei tecnici, dovranno chiarirne i motivi

Il pubblico ministero di turno della procura di Pordenone, Federica Urban, chiederà un rapporto, il più possibile dettagliato, per chiarire ogni aspetto della vicenda.

È possibile vengano vagliate anche le immagini del sistema di videosorveglianza della Polizia locale.

L’allarme è scattato attorno alle 18.20, tra l’arenile centrale e il comparto Auriga, dove ci sono numerosi appartamenti. I due bagnini della agenzia Security di Rovereto stavano osservando con attenzione il mare quando il loro sguardo si è focalizzato su alcune persone che si sono messe a urlare.

In questa circostanza è scattato l’allarme, ma quando gli addetti al salvataggio hanno rivolto il loro sguardo verso la piccola, era già distesa sulla battigia, e non dava segni di vita.

I bagnini hanno avviato le manovre di rianimazione, supportati nell’immediatezza da un turista austriaco che si è qualificato come infermiere (e sulla cui competenza sono in corso valutazioni).

Nel frattempo sono sopraggiunti gli operatori sanitari del Suem 118, e poco dopo ha sorvolato la zona l’equipaggio dell’elicottero di Padova Leone 2. Medici e infermieri, attraverso un verricello, si sono calati sulla battigia e hanno cominciato a rianimare la piccola.

È stato adoperato il defibrillatore in uso ai bagnini, ma non ha emesso alcuna scarica elettrica. La conferma di questo è arrivata direttamente dalla ditta stessa per cui lavorano i bagnini.

«Possibile che ci fosse attività cardiaca o che non ci fosse più nulla da fare», hanno spiegato dopo che i bagnini avevano lasciato la caserma dei carabinieri. Non si può sapere se ci fosse attività cardiaca, ma il fatto che poco dopo sia stata spostata verso il Pronto soccorso lo fa supporre.

L’elicottero con tutto l’equipaggio è volato in un’altra direzione, restando però sopra Bibione in attesa di informazioni dl Punto di primo intervento di via Maja.

Le manovre di rianimazione sulla bambina sono durate un’ora e mezza. Non c’è stato nulla da fare, poco prima delle 20, è stata dichiarata deceduta, tra lo sconforto di tutti.

I genitori sono piombati nella cupa disperazione, inconsolabili.

Le indagini sono affidate a Polizia locale e carabinieri.

I militari dell’Arma hanno informato la Procura: pur affranti la mamma e il papà hanno dovuto seguire i carabinieri in caserma. Sono stati chiamati anche i bagnini, per dare la loro versione dei fatti. Le valutazioni dovranno essere completate entro pochi giorni, per stabilire se ci sono responsabilità oppure se si sia trattata di una disgrazia inevitabile.

Bisognerà inoltre cercare ulteriori testimoni. Non è possibile, infatti, che nessuno si sia accorto della bimba in acqua prima che venisse scoperta distesa sulla battigia. Bibione è molto frequentata anche in questo periodo. «Abbiamo provato a rianimarla per un’ora e mezza – ha spiegato un soccorritore, molto provato da questa vicenda, nonostante gli anni di esperienza – non c’è stato verso, la bimba ci è morta tra le braccia. Il mio pensiero va a lei e ai suoi genitori».

Ora si attendono solo le decisioni della Procura, per capire se verrà iscritto qualcuno nel registro degli indagati, se procedere con l’autopsia o dare immediato nulla osta alla sepoltura.

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