ApritiModa, la magia dei luoghi dove prende forma la bellezza. Ecco dove andare

Torna nel fine settimana la rassegna del saper fare: 15 luoghi da visitare in Veneto e 5 in Friuli Venezia Giulia.

I laboratori aprono le porte al pubblico e svelano i loro segreti

ApritiModa, l'evento il 19 e il 20 ottobre
ApritiModa, l'evento il 19 e il 20 ottobre

Una finestra spalancata sul “dietro le quinte” della creatività nazionale: sabato 19 e domenica 20 ottobre la manifestazione ApritiModa, ottava edizione del progetto ideato dalla giornalista veneziana (milanese d’adozione) Cinzia Sasso, offrirà in tutta Italia, la possibilità di accedere eccezionalmente ai luoghi – un centinaio quelli coinvolti – in cui prendono forma le idee degli stilisti.

Una quindicina le opzioni in Veneto, cinque in Friuli Venezia Giulia: un’occasione per scoprire come nascono beni di alto pregio.

In Veneto

Vanto italiano è – iniziando da Venezia il viaggio nell’Italian fashion – l’atelier Fortuny, fondato nel 1919 da Mariano Fortuny (1871-1949) e celebre in tutto il mondo per la ricercatezza dei tessuti che vi vengono realizzati; in città si potranno visitare anche la Fondazione Rubelli, Attombri (che produce gioielli, calzature e complementi d’arredo) e l’antica Tessitura Luigi Bevilacqua, a Burano l’atelier di Martina Vidal, regno del merletto.

A Treviso spalancherà le sue porte Acca Kappa, realtà specializzata nella realizzazione di spazzole, profumi e altri beni per la cura del corpo, a Stra – a Villa Foscarini Rossi – il museo della calzatura.

L’itinerario prosegue a Badoere di Morgano, nella cui piazza semicircolare, creata dalla famiglia veneziana Badoer, si trova La Colombina, laboratorio di tessitura a mano, mentre Mirano vanta il Lanificio Cini e il Tabarrificio Veneto.

Altri lanifici (gli antichi Bottoli e Paoletti) accoglieranno il pubblico, rispettivamente, a Vittorio Veneto e a Follina; per chi, invece, è appassionato di capi in pelle e abbigliamento in shearling la destinazione non può essere che Stylab, a Vicenza.

Nel campo della maglieria opera il Gruppo OTB, a Noventa Vicentina, in quello della sartoria l’azienda Riedizione, che ha sede a Montebelluna.

Salendo verso nord si incontrano le ultime due opzioni, Marcolin (leader mondiale nel settore degli occhiali) a Longarone, la Fondazione Museo dell’Occhiale a Pieve di Cadore.

 In Friuli Venezia Giulia

In Friuli Venezia Giulia i palcoscenici dell’artigianalità su cui l’evento punterà i riflettori sono custodi di storie molto diverse, ma altrettanto affascinanti. Lo stabilimento Lis Furlanis, a Gonars, preserva dalla scomparsa gli “scarpez”, le calzature tipiche del Friuli dei tempi andati.

Altre dinamiche produttive sono quelle della Mabi International di San Daniele, realtà specializzata nella creazione di lussuosi articoli di pelletteria, di recente acquisita dal gruppo Chanel.

 Ha sede a Porcia (Pordenone) la Conceria Pietro Presot, che dal 1933 lavora il cuoio al vegetale, nel segno della sostenibilità, punto di riferimento per numerose maison d’alta moda: da lì sono usciti gli scarponi degli alpinisti italiani che conquistarono il K2, nella spedizione del 1954.

A Udine si trova l’atelier Officine Lamour – un inchino alla modisteria, al gusto per il dettaglio unico e per le raffinate tecniche sartoriali. A Gorizia il prezioso Museo della Moda e delle Arti Applicate.

Si accede su prenotazione: apritimoda.it. —

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