Alcol test fai-da-te e autocertificazioni: tutti i modi (leciti) per salvare la patente
I dispositivi monouso venduti a 2,60 euro al Famila. E i pazienti chiedono l’immunità dagli antistaminici. I medici: «Giusto non guidare alterati»
![Alcol test fai da te al supermercato](https://images.nuovavenezia.it/view/acePublic/alias/contentid/1h56jvy0mqxl33gomlg/0/whatsappimage2025-02-08at1124291.webp?f=16%3A9&w=840)
Le segreterie degli studi medici prese d’assalto da pazienti, che chiedono i tipi più disparati di autocertificazioni, da conservare nel cruscotto dell’auto ed esibire al vigile di turno. E a essere presi d’assalto sono pure i supermercati forniti dei fatidici alcol test fai-da-te.
Scene da pandemia, da “mercato nero” di tamponi e mascherine. Ed effetti da nuovo Codice della strada, che ha scatenato le fantasie degli automobilisti, avvezzi a bere qualche bicchiere di troppo prima di mettersi alla guida, e che allora le pensano davvero tutte per evitare la stangata.
Alcol test fai da te
Quanto agli alcol test fai-da-te, il neo segretario della Fimmg veneziana e veneta Giuseppe Palmisano commenta: «Fa sorridere. Ma ben vengano, se possono aiutare a ridurre i comportamenti pericolosi al volante e, quindi, gli incidenti».
Ma quanto all’altra “trovata”, ascrivibile, con un po’ di inventiva, alla categoria “prevenzione”: «Già noi medici di famiglia siamo sotto una pressione continua, e allora ci mancava il nuovo Codice della strada per scatenare ancora di più il panico tra i pazienti. Da quando è entrato in vigore, le nostre segreterie sono letteralmente bombardate da telefonate di persone allergiche e asmatiche, che abitualmente prendono l’antistaminico e che ora ci chiedono il rilascio di autocertificazioni ad hoc, da esibire ai vigili».
Ovviamente i medici non sono autorizzati a rilasciare alcun documento simile: se mai il famoso “palloncino” dovesse individuare qualche sostanza sospetta, sarà sufficiente esibire la ricetta per la prescrizione del farmaco. E comunque, dice Palmisano, «dubito che esistano test che confondono l’antistaminico con l’alcol».
Altre strategie
Ma c’è chi ha provato a cavalcarlo, questo nuovo Codice della strada, insieme al panico – termine vero, mica un’esagerazione – diffuso tra gli automobilisti. Il supermercato Famila di via Pertini, per dirne uno.
Dove i fatidici alcol test – salivari, monouso – fanno bella mostra di sé a un passo dal muro delle casse. Esattamente dove i clienti sono obbligati a passare; anzi, a stazionare. Ed esattamente dove è più facile afferrare al volo l’ultimo acquisto da mettere nel carrello, in attesa del proprio turno per pagare.
«Abbiamo provato a ripetere l’effetto mascherine durante il Covid» ammette Davide, vicedirettore del supermercato, «E c’abbiamo preso: gli alcol test vanno via che è un piacere». Aiuta il prezzo: 2,60 euro ciascuno. Contro multe, per chi guida ubriaco, che oscillano dai 158 ai 6 mila euro.
«Abbiamo inseriti i test nella nostra linea di vendita una ventina di giorni fa, poco dopo l’entrata in vigore della nuova normativa» continua, «Prima non ci pensavamo proprio e nessuno ce li aveva mai chiesti. Ora invece vanno a ruba e non c’è un identikit del cliente fisso: dai neopatentati fino a persone di una certa età». Ma attenzione a non affidarsi totalmente ai test, dice Palmisano: «Bisognerebbe verificarne l’affidabilità. Consiglierei agli automobilisti di servirsene con prudenza: il risultato negativo al fai-da-te non garantisce l’immunità di fronte ai controlli dei carabinieri».
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