Pugilato: un Mondiale in piazza a Times Square, promoter è Riad

(ANSA) - ROMA, 06 MAR - Prende corpo il progetto di "portare il pugilato nei luoghi più iconici del mondo" del saudita Turki Alalshikh, 43enne consigliere alla corte reale dell'Arabia Saudita e presidente della ' General entertainment authority', in pratica il ministero del turismo. Ha un patrimonio personale stimato in due miliardi di dollari e viene considerato il 'Don King del nuovo millennio'. E' infatti grazie a lui, che è anche diventato proprietario della storica rivista 'The Ring', e alla sua illimitata disponibilità economica che Riad è diventata la nuova capitale mondiale del pugilato, ospitando le sfide tra Fury e Usyk, quelle tra Beterbiev e Bivol e, prossimamente, almeno 4 match del fuoriclasse messicano 'Canelo' Alvarez. Ora però Alalshikh vuole andare oltre portando la 'nobile arte' in luoghi come, a suo dire, "il carcere di Alcatraz, il Colosseo, la Torre Eiffel, le Piramidi in Egitto e quelle degli Aztechi in Messico". Comincerà il prossimo 2 maggio con una riunione con un titolo mondiale in palio e altre due incontri di grande richiamo nel cuore di New York, visto che il ring sarà collocato nel mezzo di Times Square. Il programma di "Fatal Fury in Times Square" prevede il Mondiale dei superleggeri Wbo tra il detentore Teofimo Lopez, beniamino locale in quanto nativo di Brooklyn, contro l'imbattuto sfidante Arnold Barboza Jr., e gli incontri tra i pesi welter Ryan Garcia, pugile con un vasto seguito in California e che ora vuole farsi amare anche nella Grande Mela, e Rolando 'Rolly' Romero, ex iridato dei superleggeri, e tra due boxeur a loro volta in passato campioni del mondo, ovvero Devin Haney contro José Carlos Ramirez. Un programma davvero ricco per chi ama il pugilato e che prevede un parterre altrettanto 'glamour' in uno dei luoghi simbolo di New York, quello in cui si celebra ogni inizio del nuovo anno. In attesa che i guantoni si incrocino sul ring, l'evento è stato presentato, e tutti i protagonisti hanno fatto sfoggio di spavalderia. "Sono concentrato e voglio solo grandi combattimenti - le parole di Teofimo Lopez -. Non credo che Barboza sia il tipo di avversario capace di sbarrarmi la strada ma sua eccellenzaTurki Alalshikh ha chiesto questa sfida pensando che sia tutta da vedere e sia televisivamente molto redditizia, e io sono pronto. Cosa potevo fare se non portarla avanti?". "Penso che Teo (Lopez ndr) mi stia per affrontare nel momento peggiore che possa capitargli - la replica di Barboza - sono reduce da due vittorie in un arco di cinque mesi, vado come un treno e ho intenzione di stupire di nuovo il mondo. E sarà ancor più bello farlo in un luogo come Times Square". (ANSA).
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