Emergenza chimica nel Tirreno, ma è esercitazione Marina

(ANSA) - ROMA, 11 APR - Un incidente di tipo Cbrn (Chimico, Biologico, Radiologico, Nucleare) a bordo di una nave mercantile è stato simulato durante la 'Mare Aperto 25', la più grande esercitazione marittima della Difesa, pianificata e condotta dalla Marina Militare nel mar Tirreno, Tutto ha avuto inizio con una chiamata d'allarme proveniente da un mercantile battente bandiera italiana. Un gruppo armato era salito a bordo, aveva fermato l'unità, prelevato alcuni fusti sospetti dal garage ed era poi fuggito su un peschereccio. Poco dopo, diversi membri dell'equipaggio hanno accusato sintomi gravi - nausea, svenimenti, perdita di coscienza - suggerendo una possibile contaminazione da sostanze pericolose. Si è mosso così il cacciatorpediniere Francesco Mimbelli della Marina Militare, che ha raggiunto il mercantile, imbarcando un team di sicurezza e un'unità specializzata Cbrn della brigata Marina San Marco. Dopo i primi rilievi, è stato confermato il rischio contaminazione. A supporto è intervenuto anche un team del 7° Reggimento Difesa Cbrn 'Cremona' dell'Esercito italiano, in grado di identificare e analizzare agenti chimici. Le analisi hanno rilevato la presenza di una sostanza pericolosa in una zona circoscritta dell'imbarcazione. A quel punto, per garantire la sicurezza dell'equipaggio e contenere il rischio, la nave è stata isolata e dirottata verso il porto di Civitavecchia. Qui è stata predisposta un'area d'intervento in prossimità della nave da assalto anfibio San Marco, con stazioni di decontaminazione montate dal personale dell'Esercito e della Croce Rossa, oltre a un posto medico avanzato della Marina Militare. (ANSA).
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