Azzolini, "ci eravamo arresi, Cagol gridava 'non sparate'"

Documento dell'ex Br ai pm, "tentammo di fuggire poi la resa"

(ANSA) - ALESSANDRIA, 11 MAR - "L'ultima immagine che ho di Mara Cagol, e che non dimenticherò mai, è di lei ancora viva che si era arresa con entrambe le braccia alzate, disarmata, e urlava di non sparare". E' quanto si legge nel documento che l'ex brigatista rosso Lauro Azzolini, difeso dall'avvocato Davide Steccanella, ha consegnato alla Procura di Torino in occasione del processo ad Alessandria dove e imputato per i fatti della Cascina Spiotta. Mara Cagol, moglie di Renato Curcio, fondatore della Brigate Rosse, è la militante che nello scontro a fuoco con i carabinieri perse la vita. Azzolini ha scritto che lui e la donna tentarono la fuga sulle rispettive auto, ma inutilmente: "Da qui la nostra resa". (ANSA).

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